Articolo tratto Il Fatto
Dopo otto mesi dall’apertura, “Maritz”, la maritozzeria firmata da Iginio Massari in corso di Porta Ticinese a Milano, ha chiuso temporaneamente per lavori interni. Il locale, inaugurato a febbraio, si era presentato con un format monoprodotto dedicato esclusivamente al maritozzo, proposto a prezzi più alti rispetto alla media romana. Le recensioni online, però, sono state tutt’altro che favorevoli. Su Tripadvisor il punteggio medio si è fermato a 1,6 stelle, mentre su Google non supera le 3,2. Tra i commenti, diversi utenti hanno definito i maritozzi “immangiabili” e giudicato “qualità deludente e prezzi eccessivi”. Alcuni clienti hanno comunque riconosciuto “la cortesia e la professionalità del personale”, ma non il valore del prodotto.
Ri-tentar non nuoce, però, come si suol dire: “Maritz non chiude, ma si rinnova”, ha tenuto a precisare il figlio del pasticcere, Nicola Massari, a Scatti di Gusto. In un’intervista a MilanoToday, ha confermato che il locale “riapre questa settimana dopo lavori interni”, con un format diverso e un obiettivo più preciso: non più maritozzi da consumo veloce, ma “maritozzi gioiello”, pensati anche come prodotti da regalo. Il nuovo menu prevede “tre impasti, dieci farciture di creme, due tipi di panna e sette decorazioni”, oltre a versioni salate. Secondo la famiglia Massari, i primi mesi sono stati “una verifica sul campo”. Resta da vedere se la proposta rinnovata riuscirà a convincere un pubblico finora poco entusiasta del maritozzo gourmet, in una città dove altre “mono-botteghe” dolciarie non hanno superato la prova del tempo