Catanzaro, con la notizia del tanto sospirato e atteso Capodanno Rai (ci) torna subito alla mente un vecchio motivetto in voga in cima ai Tre Colli (e non solo) negli anni ‘70. Un po’ più… articolato di quello sintetizzato, si fa per dire, per ovvie ragioni di brevità, si rifà per dire, nel nostro titolo. Ecco di seguito, dunque, la nostra cover della hit natalizia in salsa catanzarese. Che è già un successone, addirittura ancor prima dell’uscita del… disco. “Dirindidì-dirindidà, u Capudannu st’annu nu facimu cu a Rai ala Teti Area. E tutti quanti l’elettori da Marina su cuntenti. Sotto la guida di Robertino porteremo Filippo alu De Nobili e Nicola a Rom(à). Ma si chiova e s’allaga tuttu, i gondoli e l’Amc ni duna Perron(à) accussì festeggiamu l’annu novu a… Venezi(à). E ni futtimu do Natala amaru senza dinari e l’ambulanti, do mercatinu chi sadda a dicembre e dei dimissioni (dalla Lega) e Cost(à). Chissu è sulu n’atru capitolu da storia e sa strana città. Dirindindì-Dirindidà”.
Al di là della satira, Costa uomo vero!
Al di là della più o meno simpatica canzoncina, mutuata come crediamo tutti o quasi sappiano da quello che intonavano i tifosi delle Aquile pazzi di gioia ai tempi delle prime sortite in serie A dell’Us, qui c’è ben altro su cui soffermarsi. E cioè l’atto di grande coraggio e il conseguente annuncio, forte, delle dimissioni dalla Lega con la fisiologica presa di distanze del potentissimo leader Filippo Mancuso del consigliere comunale Gianni Costa (leggi qui l’esclusiva di https://irriverentemente.com/, ovvero il pezzo con le sue dichiarazioni: https://irriverentemente.com/?p=24275). Un uomo vero, con le pa@@e quadrate, che ha anteposto gli interessi della categoria lavorativa a cui appartiene orgogliosamente a quelle del politico. Perché, pur se dovesse in futuro perdere lo strapuntino nel civico consesso che ha (e andando di questo passo, credeteci, lo perderà), è uno abituato a guadagnarsi il pane, alzandosi alle 4 di notte o persino prima. Ogni giorno. Che faccia caldo afoso o freddo gelido. Che stia per arrivare un alba… radiosa o sia invece in corso una tempesta. E sulla falsariga del collega Antonello Talerico, che lunedì in Consiglio ha dato conferma a quanto abbiamo sempre scritto su di lui e sul gruppo Celia-Iemma (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=24105) anche se come ovvio non voleva certo farlo, Costa ha scelto invece proprio noi per esternare la sua legittima e comprensibile rabbia.
Al De Nobili non si muove foglia che Filippo non voglia
Costa ha… ufficializzato, con la dichiarazione che ci ha chiesto di riportare, il patto politico, neanche più segreto in città, tra il sindaco Nicola Fiorita e il “fresco” vicepresidente della Regione Filippo Mancuso con la benedizione del (ri)governatore Roberto Occhiuto. Si ribadisce quindi, come noi abbiamo scritto in passato, quanto segue: “A Palazzo De Nobili non si muove foglia che Mancuso (ma anche Occhiuto) non voglia”. Un concetto semplice, ma ora scolpito nella pietra! E invalso costantemente, al netto di… quisquiglie e pinzillacchere. Roba di scarso interesse, cioè, per numero uno e numero due della Cittadella. Tant’è vero che i sedicenti, presunti, “Kommunista” Vincenzo Capellupo e “Fascioleghista” Eugenio Riccio ormai… muti! In altre parole, neppure fanno più finta di litigare in Aula (comunale) o sulla stampa, vivendo felici e contenti la solida love story (politico-amministrativa) tra i loro referenti e capi. Questo mentre magari si prepara il terreno, eventuale terzo polo talliniano a parte, per un plebiscito mancusiano al vertice del De Nobili nel 2027, stile indimenticato Michele Traversa nel 2011.
Gli studiosi più autorevoli concordano, si sta per compiere la più emblematica Profezia dei Maya su “u sindacu da Marina”
Alla luce di quanto appena scritto, si starebbe quindi per compiere la più emblematica delle profezia dei Maya su “u… sindaco da Marina (il sindaco di Lido)” con tanto di definitivi “lucchetti” apposti al centro storico del capoluogo. Nell’auspicio, almeno da parte nostra, che l’opera sia completata con la secessione marinota, facendo del quartiere un Comune a sé. Che, preghiamo, di prendersi pure lo stadio. Ultima, inutile e anzi dannosa (insistendo l’impianto quasi in… centro città), presa per fessi dei catanzaresi tifosi. Che votano, pensate un po’, badando anche e soprattutto al calcio e trascurando invece migliaia di altre cose molto più importanti e urgenti. Ma intanto che si compia tale fatidico destino, (ri)passiamo dal serio al faceto con il piano speciale per lo schieramento dell’invidiabile flotta delle nuove e confortevoli gondole elettriche dell’Amc. Fiore all’occhiello del presidente della stessa Azienda, Eugenio Perrone. Mezzi da impiegare subito, in caso di pioggia persistente nei pressi dell’area Teti in occasione dell’ormai imminente Capodanno Rai e all’uopo acquistati appuntk per la sera del 31 dicembre. A breve, infine, ricorso pure alla cartellonistica affissa sui più tradizionali bus cittadini per reclamizzare le citate gondole-navetta. Assai rasserenanti nella denegata ipotesi ci sia maltempo a Lido la notte di San Silvestro come, del resto, già fatto per promuovere la cena straordinaria. Siamo infatti a Catanzaro e finché la barca va…