Articolo tratto da La Provincia Kr
“Ho conosciuto Domenico Guarascio sul campo di battaglia. Ha capito cosa doveva cambiare nel suo comportamento e in breve tempo è diventato un bravo magistrato, la mia contaminazione gli è servita a capire il mondo”. Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore della repubblica di Napoli che oggi ha partecipato alla cerimonia di insediamento del nuovo procuratore della repubblica di Crotone, Domenico Guarascio, che per anni ha lavorato come sostituto della Dda di Catanzaro quando a dirigere l’ufficio era proprio Grattteri.
“Gli raccomando di stare attento a maggiordomi e lacchè che verranno ad adularlo – lo ha avvertito il procuratore capo di Napoli – quando si sale la scala velocemente si rischia di avere il capogiro, se non si è allenati al potere si rischia di cadere. Mai dire “mo vidimu” (adesso vediamo) – ha ammonito Gratteri rivolgendosi al suo ex sostituto in dialetto calabrese – devi dire o sì o no, si può fare o non si può fare, avere comportamenti chiari e netti.
Essere sostituto distrettuale – ha proseguito Gratteri – non è la stessa cosa che essere procuratore di Crotone. Non deve solo preoccuparsi del fascicolo ma della polizia giudiziaria, degli amministrativi, di tutto ciò che accade nel circondario. Vai sempre a fare la questua a Roma, a chiedere – è stato infine l’invito di Gratteri a Guarascio – ma per farlo devi essere credibile, fare risultato, avere chiare le dinamiche criminali, così puoi andare a chiedere ovunque e le porte si spalancheranno”.