Scelta di… cautela, da noi poco condivisa, per il designatore della Can Gianluca Rocchi di Firenze in vista del superderby di Calabria Cosenza-Catanzaro. Perché l’assegnazione del match è stata per un elemento di “lungo corso” nel ruolo all’ultima stagione sportiva della sua carriera da arbitro di campo, salvo improbabili deroghe. Si tratta, come noto da giorni, di Gianluca Aureliano della sezione di Bologna (45 anni il “prossimo 29 febbraio”). Che dirigerà oggi pomeriggio al San Vito-Luigi Marulla.
Alla Can (allora di B) dell’ormai lontano 2013, questo avvocato, figlio d’arte come fischietto, secondo le dicerie di… “Radio Aia” per restare nella Can come Ddg si sarebbe in passato giovato dei buoni uffici del padre dirigente arbitrale locale. E, ancor più nello specifico, dirigente grande sostenitore (anche e soprattutto elettorale) dell’ex plenipotenziario capo dell’Assoarbitri Marcello Nicchi. Senza contare che “papà Antonio”, sodalizio con Nicchi a parte, ha svolto ben quattro mandati pieni (per 16 anni complessivi, dunque, dal 2008 a metà novembre scorso) alla guida degli associati bolognesi.
Una specie di record. Oltretutto nella sezione che fu (o lo è ancora) di Gastone Roversi; Pierluigi Collina (prima del trasferimento a Viareggio a inizi anni ‘90) e Nicola Rizzoli, con gli ultimi due in particolare entrati nella storia della Fifa per le rispettive finali di Mondiali, Olimpiadi, Coppa “Campioni e Uefa”, e così via.
La tutto sommato assai modesta carriera di G. Aureliano
Rispetto agli appena citati big, di gran lunga più modesto il ruolino personale di Aureliano junior. Non internazionale, ma con diverse esperienze all’estero da arbitro e soprattutto Var. Il quale però suscita, come premesso, la nostra perplessità per una designazione tanto delicata per vari motivi. In primis di acerrima rivalità tra le tifoserie delle due contendenti. E anche di classifica ed ancora per le polemiche sui recenti arbitraggi nelle partite Catanzaro, seppur almeno secondo noi stupide e al solito irrazionalmente vittimistiche. Ragioni che riteniamo dovessero suggerire l’indicazione di un internazionale o un giovane di… grande prospettiva. Non a caso, infatti, l’anno scorso al S.Vito diresse il conterraneo (romagnolo e non emiliano, però) di Aureliano, con i ‘gradi’ Fifa, Michael Fabbri. alla “vigilia del pensionamento”, quantomeno dall’arbitraggio… attivo se non pure da Var, che ha collezionato 47 presenze in A (di cui la più recente è Udinese-Genoa di inizio mese corrente) e 146 in B (compresa la gara odierna dopo un altro derby tra Sampdoria e Spezia 12 giorni fa). Numeri, tutto sommato modesti, malgrado sia alla Can (all’esordio quella solo di B, all’epoca staccata dalla A) da circa una dozzina di campionati per via di un esordito a ben 34 anni fra i cadetti con un inquadramento effettivo alla Can addirittura a 40. Tanti. Forse persino troppi.
Arbitro comunque sia di certo esperto, ma lo stesso sgradito ai tifosi del Catanzaro. Ecco pure perché…
Comunque sia, quantomeno, l’esperienza di sicuro non fa difetto al felsineo. Ma a rendere inquieti i sostenitori delle Aquile c’è pure uno sgraditissimo ricordo, sebbene legato al lusinghiero torneo 2023/2024, in cui l’arbitro bolognese diresse al Nicola Ceravolo i… vicini di casa del Parma. Che maramaldeggiarono con una perentoria “manita”: 0-5. La designazione fu possibile dopo che Rocchi aveva proceduto a una svolta epocale, abolendo la tradizionale cosiddetta preclusione territoriale tra compagini e fischietti. Tant’è vero che alla prima giornata di A del 23 agosto 2023, nella gara di Verona tra la locale Hellas e i giallorossi capitolini, fu chiamato all’opera l’internazionale Daniele Doveri di Roma 1. Nella sostanza, però, il problema è che oggi si sia affidato il rovente derby di Cosenza a un Ddg di seconda, o meglio terza se non addirittura quarta, fascia.