Riceviamo e pubblichiamo
Pubblicata la sentenza emessa dal T.A.R. della Calabria, sezione di Reggio Calabria, nel giudizio proposto da Coldiretti e Confagricoltura nei confronti di Copagri (Confederazione Produttori Agricoli), della Camera di commercio di Reggio Calabria e della Regione Calabria.
Il Tribunale amministrativo regionale, dopo attento e circostanziato scrutinio dei motivi dedotti da Coldiretti e Confagricoltura, sia nel ricorso introduttivo che nei motivi aggiunti, in esito ad una articolata istruttoria, li ha ritenuti non fondati, sia sotto il profilo del fatto, che sotto quello del diritto.
Il Tribunale, infatti, ha ritenuto correttamente gestito dalla Camera di commercio di Reggio Calabria l’iter procedimentale per l’attribuzione del seggio camerale per il settore imprese agricole, per il quadriennio 2024-2029, a Copagri; così come ha ritenuto che nella vicenda oggetto di causa, vi fossero tutti i presupposti normativi e fattuali, che comportavano la non rimproverabilità delle condotte delle parti resistenti, avendo ravvisato il pieno e totale rispetto di tutte le procedure di valutazione dei requisiti normativi richiesti.
Pertanto, l’assegnazione a Copagri del seggio camerale, per il settore agricoltura imprese, è stato ritenuto dal Tribunale del tutto legittima. Con la sentenza emessa in esito al giudizio intrapreso dalle ricorrenti Coldiretti e Confagricoltura il Tribunale Amministrativo, definitivamente pronunciando, ha quindi rigettato in toto il ricorso principale ed i motivi aggiunti, condannando inoltre le ricorrenti al pagamento delle spese e competenze di causa in favore di Copagri e Camera di commercio.
Subito dopo la sentenza, il presidente di Copagri Calabria Francesco Macrì, ha fatto presente che fra le organizzazioni agricole non ci dovrebbero essere contenziosi.
“Risorse ed energie – ha puntualizzato il barone Macrì – dovrebbero essere indirizzate unicamente in favore dei comparti in cui operiamo, così fondamentali per lo sviluppo della Calabria. Soprattutto in un momento così difficile”.