Riceviamo e pubblichiamo

Più che invocare da Reggio Calabria tavoli politici allo scopo di destabilizzare istituzioni legittimamente elette, il coordinatore regionale di Forza Italia farebbe bene a rendersi disponibile ad un mea culpa per le mancate risposte, per i continui scippi, per la progressiva emarginazione a cui è stato condannato il Capoluogo di Regione.

Il centrodestra di Catanzaro deve ritrovare la sua unità e la sua capacità progettuale invece di inseguire vendette e rivalse personali. Che sono poco credibili perché vengono da chi fino a pochi mesi fa ha governato con il sindaco Fiorita e la sinistra.

L’onorevole Cannizzaro spieghi perché ormai il centrodestra calabrese si muove esclusivamente lungo l’asse Cosenza-Reggio Calabria a discapito del Capoluogo di Regione che viene depredato di tutto e accontentato con “elemosine”. Faccia il mea culpa per una sanità che continua a non funzionare anche perché è stato scientificamente indebolito il Polo di Eccellenza di Catanzaro, svuotato della sua facoltà di medicina e privato anche delle prerogative del privato, vedi mancato accreditamento di cardiochirurgia del Sant’Anna.

I ritardi nell’integrazione delle Aziende Ospedaliere e nell’apertura del secondo pronto soccorso a Germaneto dimostrano che questa strategia è reale.

Le “disattenzioni” verso Catanzaro e la sua sanità privata sono tante.

Non dimentichiamo gli ostacoli che vengono messi alla Fondazione Betania. Non che i risultati generali siano eccelsi, basta citare l’annuncio del presidente Occhiuto del ritiro degli emendamenti in Parlamento sulla fine del commissariamento della sanità calabrese solo e soltanto perché sarebbero poi stati bocciati nel merito e poco verosimile appare che quello stesso risultato possa essere raggiunto con una delibera del Consiglio dei ministri, in quanto i livelli essenziali di assistenza sembrano ancora insufficienti.

In questa fase convulsa, non c’è dubbio tuttavia che la sanità catanzarese sia stata quella più penalizzata. Tutti questi nodi devono essere sciolti.

Noi chiediamo che ciò avvenga in un Consiglio comunale aperto, alla presenza del presidente Occhiuto e dei parlamentari di tutti gli schieramenti, perché nessuno può tirarsi fuori dalle responsabilità verso Catanzaro.

Prima di chiedere inutili tavoli, l’onorevole Cannizzaro, probabilmente male informato sui fatti catanzaresi, si confronti con un Consiglio comunale legittimamente eletto.

Così in una nota i consiglieri comunali 

Antonio Corsi, Francesco Scarpino e Stefano Veraldi

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