Comune Catanzaro - Palazzo De NobiliComune Catanzaro - Palazzo De Nobili

Riceviamo e pubblichiamo

Grazie alla nuova illuminazione entrata in funzione la scorsa notte, il lungomare di Catanzaro è più sicuro, accogliente ed ecologico. Risultati visibili a tutti e resi possibili dai nuovi 53 punti luce installati all’interno delle aiuole tra Via del Mare e la foce del Corace, in un’area finora illuminata poco e male solo dai corpi stradali distanti dal lungomare.

Con una potenza di 47W, i nuovi dispositivi – sostegno e corpo illuminate realizzati da Neri, eccellenza italiana dell’arredo urbano di alta gamma – sono caratterizzati da una temperatura di colore di 3000K, per creare un’atmosfera calda e accogliente, adatta a valorizzare il paesaggio notturno del lungomare. Un intervento voluto e commissionato dal Comune di Catanzaro a City Green Light, il gruppo che gestisce il servizio di manutenzione della pubblica illuminazione.

In questo modo la zona pedonale potrà essere illuminata in modo uniforme, con sorgenti led di ultima generazione e ad alta efficienza, anche nelle aree in cui la vegetazione si infittisce. Scongiurando la creazione di zone d’ombra grazie a uno studio illuminotecnico che garantisce, al contempo, la perfetta integrazione con i dispositivi esistenti, rivolti all’illuminazione stradale. Una soluzione che ha permesso di restituire pieno decoro al tratto di lungomare interessato e assicurare maggiore serenità ai cittadini nelle passeggiate estive.

Fioritiani sfottono Riccio per illuminazione lungomare

C’è in televisione una pubblicità molto simpatica che promuove un noto farmaco contro l’acidità di stomaco. Racconta di un tizio che si aspetta di essere nominato direttore e poi, poiché la nomina viene data ad un suo concorrente, si consola con un camion di pasticche. E’ quello che servirebbe per lenire l’acidità di stomaco di un consigliere eterno che in più di quindici anni consecutivi non è riuscito, pur avendo pieni e incondizionati poteri su Lido, a risolvere nemmeno uno dei tanti problemi strutturali del quartiere. Deve essere stato un duro colpo per lui incassare nel giro di pochi giorni una serie di interventi che la giunta Fiorita, da lui puntualmente offesa anche sul piano personale con inaccettabili invasioni della privacy, è riuscita a mettere a segno.

Basterebbe l’eliminazione della puzza del depuratore, che il consigliere in questione e i suoi assessori non sono mai riusciti a debellare in tanti anni, ad avere provocato questo insopportabile malessere. E poi l’aumento della portata dell’acqua, la nuova illuminazione del lungomare, l’inaugurazione dell’info point, la sostituzione delle vecchie ringhiere sul lungomare, i lavori al Fosso Barbaruzza, la sistemazione di corso Progresso, la regata internazionale al porto, un festival degli aquiloni di cui dovrebbe chiedere notizie alle centinaia di bambini e famiglie che vi si sono avvicinate. Troppo, davvero troppo.

Non vogliamo infierire ricordando il nuovo stadio Curto, la progettazione del Palatennis a Giovino, l’avvio della progettazione del sottopasso ferroviario, la riapertura del Centro fieristico per i maxi concorsi. Di camion di farmaci antiacidità ne servirebbe un secondo. Raccogliamo invece le giuste critiche sulla politica culturale, anche perché provengono da un consigliere ferrato in materia e che si è distinto negli anni per un’assidua partecipazione a tutti gli spettacoli pubblici e privati e a tutte le manifestazioni cultuali della città. Ne faremo tesoro per il futuro.

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