Riceviamo e pubblichiamo
“Direttore generale (ing. Luca, ndr) Brancaccio usi in modo oculato la pagina della compartecipata comunale ne va di mezzo la reputazione di tutti i lavoratori…
Sull’uso improprio della pagina Facebook dell’AMC e la gestione di questioni interne
In riferimento alla recente e tempestiva pubblicazione sulla pagina Facebook ufficiale dell’AMC SpA riguardante un vile atto vandalico avvenuto nei bagni aziendali, intendo esprimere una ferma posizione.
Pur condannando senza riserve il deprecabile gesto e esprimendo piena solidarietà al lavoratore colpito, sono convinto che la gestione di una questione così delicata e specifica dovesse avvenire in via esclusiva e riservata all’interno dell’azienda, come già successo per episodi molto più gravi e dannosi economicamente per l’azienda!
L’utilizzo della pagina social come strumento di divulgazione di un problema interno si configura come una forma di propaganda che, pur partendo da un’intenzione lodevole, rischia di danneggiare l’immagine e la reputazione di tutti gli operai, anziché tutelarli.
L’agire improprio di un singolo non può e non deve gettare un’ombra sull’intera comunità aziendale. La decisione di esporre pubblicamente l’episodio ha il potenziale di creare un danno d’immagine a tutti i dipendenti, la cui professionalità e dedizione quotidiana non meritano di essere associate a simili incresciosi fatti.
Per questo motivo, rivolgo un monito al Direttore Generale dell’AMC Brancaccio: è fondamentale che la dirigenza operi in maniera più equa e democratica, garantendo che le questioni interne vengano affrontate con la dovuta riservatezza e risolutezza, senza ricorrere a mezzi di comunicazione che, se usati in modo inappropriato, possono minare la credibilità dell’azienda e, di conseguenza, dei suoi lavoratori, tutto questo nel silenzio tombale del primo cittadino Nicola Fiorita.
Costanzo Sergio
Consigliere Comunale