Riceviamobe pubblichiamo
L’amministrazione comunale non ha ancora approvato il bilancio consolidato, violando così i termini previsti dall’articolo 151, comma 8, del Tuel il quale prevede espressamente che entro il 30 settembre l’Ente approva il bilancio consolidato con i bilanci dei propri organismi ed enti strumentali e delle società controllate e partecipate.
Nessun atto è stato prodotto ad oggi dal Comune di Catanzaro sulla società partecipata Catanzaro Servizi Spa e comunicato ai consiglieri comunali per avviare il relativo iter di approvazione. Questo è davvero grave, è una delle tante dimostrazioni di quanto l’amministrazione comunale sia davvero alla frutta e del tutto superficiale nella gestione della cosa pubblica.
Il bilancio consolidato è un atto cruciale per la fase amministrativa, il documento consente di avere una visione complessiva sulle attività delle diverse aziende collegate, rappresentando al meglio l’attività complessiva svolta dall’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative.
Sono però ancora impegnati a fare altro in questi giorni, rimescolare forse la giunta dopo la campagna elettorale con i soliti strumenti, e a continuare con feste, festine, prebende e sperpero di danaro pubblico come con la “finanza creativa” da parte delle nomine fiduciarie del Sindaco, quelle stesse figure che dovrebbero dare il parere al bilancio della partecipata che loro stessi hanno quasi affondato.
Il problema quindi è politico e risiede nell’indifferenza di questa amministrazione verso la violazione dei regolamenti comunali, come quello per il controllo delle società partecipate, verso le esigenze dei cittadini e nell’incapacità di programmare con efficacia le azioni di governo che la città merita, come aver rinunciato ad oggi ad impugnare la transazione con la società privata che gestisce i rifiuti dopo una anno dal giudizio Anac arrivato dopo la nostra denuncia e che vale svariati milioni di Euro, di contro hanno preferito aumentare la Tari.
Da consigliere dell’opposizione continuerò a vigilare in senso costruttivo sull’operato di una maggioranza in cerca di equilibri ormai inesistenti e che mira a soddisfare solo se stessa, relegando negli sgabuzzini ciò che invece davvero è importante: l’interesse della città.
In 10 mesi di questo 2025 ci sono stati solo 5 consigli comunali effettivi e non per colpa ovviamente del Presidente del Consiglio, per discutere delle condizioni della città. L’ultimo risale a due mesi addietro, oltretutto da noi richiesto per discutere della finanza creativa a danno della nostra partecipata.
Ad oggi sono stati tre anni di incapacità di giunte fantasma, di approssimazione, giochi di potere, di mediocrità e di abbandono del territorio.
Tutto sembra continuare allo stesso modo, d’altronde il peggioramento è pur sempre un cambiamento.
Stefano Veraldi, consigliere comunale