Riceviamo e pubblichiamo

La stizzita, irrituale e irrispettosa reazione della senatrice leghista Minasi all’iniziativa di oltre 100 sindaci che chiedono alla Regione di impugnare la legge Calderoli sull’Autonomia Differenziata mi sprona maggiormente a proseguire nella mia battaglia contro i due feticci di Salvini: la legge spacca Italia e l’inutile, dispendioso e pericoloso Ponte sullo Stretto.

Che poi una parlamentare nominata accusi i sindaci eletti dal popolo di volere difendere le poltrone è davvero paradossale. I firmatari dell’appello rappresentano praticamente tutte le grandi città della Calabria e qualcosa come quasi un milione di cittadini. Quanto alle nostre riserve sulla legge Calderoli chieda notizie ad un autorevole esponente del suo partito, il presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, che con grande onestà intellettuale l’ha definita un pasticciaccio.

Noi non consentiremo la svendita della Calabria alla Padania e ci batteremo fino alla morte perché la nostra Regione non diventi terra di conquista.

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