Succedono cose ai limiti del credibile (o dell’incredibile, decidete voi, cari amici lettori) in Comune. In cui, soprattutto in occasione dei Consigli, ci si rende conto di come i primi a non tenere in alcun conto quanto dicano i politici in Aula non siamo noi, che oltretutto contiamo poco o niente, bensì i magistrati. Non fosse altro perché in appena 4-5 giorni prima Gianni Parisi venerdì scorso ha parlato di bilanci falsi in Catanzaro Servizi (o parzialmente tali, ma nulla cambia ai fini del ragionamento, leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=24963) e poi il suo collega Stefano Veraldi, appena una manciata di ore fa, ha addirittura fatto cenno a… minacce subite da poteri forti capaci di “condizionare” il Comune. Una roba che in un Paese normale dovrebbe indurre stamani i magistrati a precipitarsi a convocare gli stessi consiglieri per chiedere loro chiarimenti urgenti su quanto affermato ai microfoni dell’Aula Rossa. Frasi che, se non appartenessero al… lessico della politica, sarebbero inquietanti. E forse lo sono comunque. Ma, purtroppo, nell’indifferenza generale. Di una città acquiescente o distratta!

Il giallo di Veraldi

Se di Parisi abbiamo già diffusamente parlato nel weekend (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=24969 e qui: https://irriverentemente.com/?p=25006), di Veraldi lo facciamo, come ovvio, in questo pezzo. In cui però, diciamolo subito, emergono molti più interrogativi e dubbi (inquietanti, peraltro, lo ribadiamo!) che risposte e certezze. Perché le parole del medesimo consigliere sono la riprova di come le preoccupazioni di https://irriverentemente.com/, sulla critica situazione in cui versa la città, ahinoi da tempo, non sono i deliri di un… pazzo; il portato di una caccia serrata ai click sul blog o una sorta di mitomania. Bensì la consapevolezza dell’esistenza nel capoluogo di “forze oscure”, più che occulte, di cui la politica è connivente. In nome di quella che smpre noi chiamiamo, con un termine poco forbito e gergale ma… emblematico e onnicomprensivo, mazzicogna! Il punto, però, è che Veraldi “denuncia” (per ora al microfono, tuttavia parlando anche dell’intenzione di farlo in Procura) tentativi, velati, di intimidazione nei suoi confronti. Da parte di non meglio precisati “poteri forti” che starebbero per querelarlo o comunque vorrebbero intimidirlo in altro modo. Tanto che conclude il suo accorato intervento, esclamando: “Sappiate che io non mi fermo!”. 

Ecco perché Veraldi, e forse anche Parisi, potrebbero essere nel mirino di “poteri forti” che starebbero condizionando il Comune?

Abbiamo già scritto che, Sergio Costanzo a parte comunque soggetto agli ordini di scuderia del suo partito (Fi) pur da… irregolare qual è, l’unica vera opposizione in Comune è rappresentata da Parisi e Veraldi, nella scia di un dirigente politico quale Roberto Guerriero. Di cui peraltro ci occuperemo a breve, unitamente a un altro big della politica locale, raccontandovi de La Cosa di dalemiana memoria in salsa catanzarese. E, forse, del connesso tentativo di allestire una sorta di fortissima aggregazione di destra-sinistra-centro per le prossime Comunali della città. Ma questa è un’altra storia, perché intanto c’è da dire della morente minoranza al De Nobili con l’ex capo di Azione (e Rinascita) Valerio Donato di fatto tornato al vecchio e per lui legittimamente intramontabile amore comunista. Un ritorno, quindi, per lui alla “casa madre” del Pd,  sebbene ancora non ufficialmente. 

E che è giusto, del resto. Non essendo lo stesso prof un politico, bensì un eccellente tecnico (di area Democrat) a cui i Dem possono riprendere a dare, come in passato, incarichi di primissimo piano. Ma se non c’è più lui a fare opposizione, c’è ormai ancor meno un Antonello Talerico che ha finalmente capito di essere marginalissimo in una Fi locale con un Marco Polimeni sempre più vicino al lìder maximo Roberto Occhiuto e un citato Costanzo vicino a Polimeni. 

Una consapevolezza che ha spinto il politicamente isolato e poco competente in materia (seppur tanto votato) Talerico a… consegnarsi a Filippo Mancuso. Il quale, però, del sindaco attuale è un grande amico; un ex “grande elettore” nel ballottaggio del 2022 e, in caso di mancata successione personale, anche un futuro grande sostenitore occulto. Figurarsi che opposizione a Nick è rimasta, quindi, Parisi e Veraldi esclusi. 

Torniamo (e chiudiamo) a… bomba!

A chi sta allora mandando il suo… messaggio il buon Stefano? A gruppi economici, o per meglio dire, affaristici, magari interessati alla lucrosa, sebbene inutile e perfino dannosa per il resto della città, area Sud con Marina a fare la parte della leonessa… mangiatutto? O, invece, a potenti e trasversali organizzazioni come la massoneria a cui alcuni membri di Palazzo De Nobili, a tutti i livelli, sono certamente legati in modo diretto o indiretto? O, ancora, addirittura ad ambienti dell’illegalità riferita a entità appartenenti alla sfera criminale? Beh, noi questo come ovvio non lo sappiamo. Ma simili affermazioni meriterebbero di sicuro che la montagna non partorisse sempre il classico topolino come in quasi tutti gli altri casi. E quindi l’opinione pubblica e i cittadini catanzaresi conoscessero, in modo chiaro, da chi sono composti eventuali gruppi in grado di esercitare indebite pressioni in Comune. Fatto non grave, ma gravissimo! E da cui possono scaturire tante illazioni, se non… interverrà appunto un immediato chiarimento. 

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