Abbiamo un sindaco e avremo presto una Giunta a Catanzaro? Sì, no, forse. Anzi, sì. Ma dopo un parto travagliatissimo. Perché, anche stanotte, qualcosa potrebbe cambiare. Intorno al nome di Salvatore Passafaro, ad esempio. Che tra qualche ora potrebbe essere assessore (difficile, ma nient’affatto impossibile); consigliere comunale a… scorrimento lista, come primo dei non eletti Democrat cioè nel caso in cui Igea Caviano entrasse nell’Esecutivo, o, ancora una volta, niente di tutto ciò. Vale a dire restando un ‘semplice’ professionista, di nuovo beffato da logiche che sono passate sopra la sua stessa. Ma, sebbene abbia di fatto permesso a Nicola Fiorita di essere sindaco, non è di certo sulla sorte personale dello stesso giovane stimato commercialista che ruota l’affaire Fiorita-ter. O forse sì? Beh, in parte, sì. Perché dietro all’ennesimo smacco imposto a Passafaro, se tale alla fine sarà, c’è un Partito Democratico che sì segnala sempre per condotte francamente incomprensibili (eufemismo!). 

Un Partito Democratico in cui di democratico ci sono soltanto le decisioni del vertice

La base Dem ha stabilito un metodo per la scelta degli assessori del Fiorita-ter. Ovvero, “per il nuovo Esecutivo di centrosinistra” si peschi tra i nostri candidati alle Comunali 2022. Chiaro, semplice, Recoaro. Come recitava lo slogan di un vecchio spot pubblicitario. Ma, a un certo punto, in questo contesto (un vero ginepraio) si è inserita anche Jasmine Cristallo. Che ha rivendicato una rappresentanza in Giunta da membro della direzione nazionale Dem. E ha coinvolto nientemeno che la capa del Pd, Elly Schlein, in persona. Bene. Accontentata! Seppur in barba ai principi del partito. Ma, anche se in modo irrituale, non è che si possa gridare allo scandalo per questa manovra. Semmai è quanto successo in seguito a tale imposizione, bella e buona, che, come al solito quando c’è di mezzo il Pd, c’è stato sconcerto. Almeno da parte di chi si ricorda il significato autentico del sostantivo femminile politica. E scusateci per l’ingenuità di questa nostra affermazione. 

La strenua difesa dei principi di autoregolamentazione del segretario Irto e del consigliere Alecci respinta con… perdite

Il segretario regionale Nicola Irto, che solo pochi giorni fa aveva tuonato sulla stampa locale: “Niente imposizioni romane su nomine e investiture in Regione e nei Comuni”, è apparso silente di fronte al ridimensionamento del Pd territoriale proprio nel capoluogo di regione. Non a Roccacannuccia. Bensì in una Catanzaro in cui il Pd territoriale potrebbe non andare oltre all’indicazione, stranota e strascontata peraltro, di Giusy Iemma. Niente ‘due più uno’, quindi, con l’assessora di Jasmine Cristallo, solo in quota Jasmine Cristallo come ovvio, che farebbe il paio con Iemma. E poi? Stop! Insomma Irto si è fatto rispettare, non c’è che dire. Eppure la base Democrat del capoluogo mugugna(va) in chat. Ma che vuoi che sia. Intanto si consumavano, quasi senza colpo ferire, pure le sconfitte di Ernesto Alecci (mica uno qualunque) e Domenico Giampà (coordinatore provinciale) che presentatisi con il nome di Passafaro subivano il… ciaone fioritiano. Il diniego, cioè, da parte di un sindaco di… minoranza che alla fine, tra ‘cambiaventisti’ e ‘altoprofilisti’, potrebbe avere 5 o 6 assessori suoi al netto dei 2 concessi ai Dem ((compreso quello jasminiano) e dell’1 (o forse 2) sottoposto al placet diretto di Azione quale premio per l’appoggio esterno all’Amministrazione. Il tutto mentre i papabili assessori contattati da Nick entravano e uscivano dalla sua ormai famigerata lista, saltando come i tappi di spumante poco dopo le 00.00 di San Silvestro! Roba da non credere. 

La notte di… Passione del sindaco

Ma, al di là della narrazione fioritiana, veicolata da chi ‘comunica per lui e pro lui’ sui… giornali, per Nick questa è stata (ed è ancora) una lunga notte di Passione. Non fosse altro perché anche l’ultimissimo elenco fatto filtrare a beneficio dei media più fidati, da noi anticipato da giorni compresi i tanti rifiuti ed eccetto 1 o 2 nomi al massimo che non avevamo, ha un “buchetto”. Un tassello mancante, insomma. Che non è una mancanza marginale, come potrebbe sembrare a occhi meno esperti di queste intricate cose. E poi, a colorare tutto un po’ di… giallo, anche quel lapidario messaggio ricevuto da tutti i giornalisti politici della città dal sempre professionale e bravo (qui l’ironia sta a zero, perché è professionale e corretto oltreché bravo) Edoardo Corasaniti. Un Wa che recitava: “Domani 10.30 conferenza stampa del sindaco Nicola Fiorita. Ci vediamo in sala concerti”. E l’oggetto? Non doveva forse esserci un “per la presentazione della nuova Giunta”. Che al 99.9% ci sarà, sia chiaro. O quantomeno sarà ufficializzata. Ma la frase da noi appena citata non è certo stata omessa a caso o per dimenticanza. credeteci! Solo che lo scaltro Nick, forse anche nel momento in cui scriviamo, magari è al telefono. Perché fino a domattina l’album non sarà completo. E diffidate da chi, per fargli il consueto favore, ieri vi ha detto il contrario! Avete del resto mai visto un giornalista calcistico serio preannunciare formazioni con soli 10 giocatori? Noi no.

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