Giocano a Monopoli i 33 irriducibili consiglieri comunali di Catanzaro. In ballo la loro poltrona, ma non solo. Pure una città che, ad esempio con il Psc, potrebbe cambiare il volto di Lido sul piano urbanistico con una conseguente pioggia di soldi mai vista prima. E poi nomine ‘pesanti’, consulenze, incarichi, mandati ecc. Da distribuire a fortunati amici e fiduciari. Di destra, sinistra, centro… sopra e sotto. Che è dato marginale, se non talvolta un’autentica ca@@ata.
Ma i Nostri Eroi non si accorgono che, mentre per fare quanto gli preme senza vedere cosa gli capita attorno, mettono la testa sotto la sabbia, il capoluogo e la sua gente sui social mostrano di giudicarli. Spesso impietosamente per giunta. In un contesto cittadino in cui questo gesto, normalissimo altrove, è “tanta roba!”. Ma forse, ci sbagliamo. Anzi, di sicuro. Perché i diretti interessati se ne accorgono. Eccome! Solo che, semplicemente se ne… fottono, anche perché i rispettivi elettorati (ccomposti da lacchè, aventi causa, fedelissimi ecc.) saranno… intonsi al momento opportuno delle elezioni.
Sebbene ai signori in questione ricordiamo come, in termini assoluti, in molti (big delle preferenze su tutti) abbiano perso voti. Ma tanto a loro basta pure un consenso soltanto, a patto per assurdo sia sufficiente per farli sedere lì. Ma i catanzaresi, forse per la prima volta in vita loro, li guardano con occhi diversi. Più… aperti. Soprattutto adesso che li vedono asserragliati nel Palazzo d’inverno del De Nobili. Impegnati in una serie di equilibrismi, ai limiti del grottesco e dell’incredibile, esclusivamente per il… bene della città. S’intende e ci mancherebbe!