Il consiglio comunale in… pillole. Perché dilungarci sulla politica cittadina ormai ci costa fatica. Troppa! Soprattutto dopo aver ascoltato le parole di Antonello Talerico, Nicola Fiorita, ma anche di Marco Polimeni e persino Giusi Iemma. Un tragicomico Carnevale estivo, insomma. Considerato che del “Carnevale scolastico fuori stagione” si è pure parlato. Ma il caravanserraglio comunale odierno è stato uno spettacolo talmente “hot” da farci chiedere, se non conoscessimo il proverbiale ‘novantagradismo’ dei catanzaresi (nostro neologismo, riteniamo comprensibile ai più): “Comprereste un’auto usata da questi?”. Che magari si riterranno pure offesi dalla nostra domanda, ignorando come ovvio che il riferimento iniziale della frase è a due giganti della politica mondiale, anche se molto controversi, quali Richard Nixon e J.F. Kennedy. Ma che ne sa questa gente qua. Che non vede al di là del suo naso, persa in redditizie ma altrettanto piccine faccenduole di bassa cucina?

Il… Carnevale (comunale) posticipato

La riprova di quanto fin qui detto? Ad esempio un Talerico che, piccato dallo… shampoo subito dal collega di partito(?) Sergio Costanzo sui suoi fiaschi elettorali alle recenti Europee e non solo, parte bene ma poi sbarella. Parte bene, infatti, quando rimprovera agli ex componenti di Rinascita (grande ammucchiata destra-sinistra-centro) di aver coagulato di tutto e di più attorno a un aspirante sindaco fieramente comunista (il duro e puro Valerio Donato). E prosegue altrettanto bene quando ricorda che, messo alla porta da Forza Italia dopo le Regionali e prima delle Comunali, al pari del nume tutelare Mimmo Tallini, non poteva non virare sui finti kommunisti fioritiani.

I quali, a differenza degli ingenui o sfacciati (fate voi, cari amici lettori!) di Rinascita, con la destra (anche estrema) stringevano patti in gran segreto. Solo che poi Talerico, appunto, sbarella. Prima abolendo l’appartenenza a destra e sinistra, a suo avviso di scarsa rilevanza, e poi alimentando la solita immancabile vecchia cazzata della… catanzaresità. Quella in nome di cui non bisognerebbe fare ‘eccessiva’ opposizione (detta in soldoni) per non deturpare l’immagine della città. Che bel concetto! Peccato che il suo sindaco attuale, dai banchi della minoranza, smerdasse Sergio Abramo un giorno sì e l’altro pure.

Persino recandosi talvolta in Procura per denunciare asseriti abusi Ma forse allora si poteva non amare la città. Se però pensate che sia finita qui vi sbagliate. E di grosso! Ce n’è infatti ancora per tutti i gusti


Il Carnevale bis

Ma avrebbe potuto in quanto a ca@@ate il sindaco di… minoranza essere da meno rispetto al proprio dominus (Talerico)? Giammai! E infatti rimprovera pure lui il citato Costanzo. “Mi piaceva di più – lo rimbrotta – quando faceva le battaglie con me e non era ‘vittima’ del suo personaggio”. E grazie al… . Perché nel tuo perfetto stile, caro Nick, dopo aver letto Irriverentemente.com e fatto riferimento al “compagno” Eugenio Riccio (ma non sei il solo considerate le citazioni di tutta l’Aula tipo Fi1 e Fi2 o la faccenda Cristallo), rivolti la frittata. E rimpiangi il Costanzo che ti faceva da sponda in un’altra unione politica incestuosa e innaturale. Una delle mille della tua carriera peraltro. Che ti spinge ad attaccare la versione di Costanzo invece giustamente distante e distinta da te. L’unica che, viceversa, è quantomeno coerente.

L’apoteosi polimeniana sul patron dell’Mgff

Marco Polimeni da… antologia. Un modo per capire la città, la regione e la nazione, in cui viviamo sarebbe quella di proiettare in trasmissioni tipo Report o Piazzapuluta un estratto dell’odierno civico consesso catanzarese. Dove alle 15 circa a un signore vengono liquidati 60mila € dal Fondo di Riserva dell’ente, soldi dunque sottratti a ben altre priorità per la città in tempi di magra, per una sua iniziativa in veste di promoter privato. Salvo poi, chiederne alle 18, pure la (ri)conferma per altri 3 anni (con tanto di stipendio faraonico) da manager pubblico dello stesso ente. Proposta persino incurante dell’esistenza di un bando ad hoc. Almeno formalmente da… osservare. Ma, si sa, che il signore in questione, oltre a essere portentoso nel suo lavoro, tra viaggi e costosi gadget ai politici (e ai loro familiari, di cui vi è materiale fotografico e tracce documentate, se qualche magistrato volesse mai vederle!) sa farsi amare. Eccome! Perché in Italia conta sì il merito, solo che bisogna vedere di quale merito si tratta. Magari quello di uno che fa Cultura (ci piacerebbe sfidarlo pubblicamente su tale terreno), però senza Google in difficoltà anche a scrivere una letterina a Babbo Natale priva di errori di ortografia. E che dire poi di farlo rispondere a una banale domanda di cultura generale. Sempre provare per credere. Ma questa, come ovvio, è un’altra storia.

Iemma “strappalacrime” su Cristallo

Chi, grazie anche e soprattutto ai suoi buoni uffici con il plenipotenziario dei Dem di Calabria Nicola Irto, ha impedito a Jasmine Cristallo persino di sfogare la sua rabbia in un’assemblea del Pd? Chi ha insomma impedito a Jas di sbottare in… pubblico contro il “traditore” Fiorita. che l’ha barattata per un Lucano (Mimmo)? Giusi Iemma. Ovvero la sempre “coloratissima” vicesindaca, che lascerebbe a spasso l’armocromista della segretaria Elly Schlein, però secondo noi rivedibile nel look (se abbiamo la libertà di dirlo, in tempi ormai ridicoli).

Comunque sia, quel che conta, non è certo quest’aspetto. È semmai la beffa della sua difesa a Cristallo per le recenti Europee. Mentre, come premesso, la scaltra Iemma per imbullonare la poltrona da numero due di Palazzo De Nobili, peraltro sognando da aspirante governatrice, nel partito ha fatto marameo proprio alla povera Cristallo su input fioritiano. Che sa come tra i Dem locali basti un pugno di pastina (detto alla catanzarese) per comprare tutto e tutti.

Ma, per concludere su Iemma, ricordiamo anche il… commento social negativo su quanto da noi scritto sulla sporcizia del mare di Lido sabato scorso. Notizia, come sempre se data da noi, vera. Ma smentita dall’interessato fan della vicesindaca e assessora al Mare in questione e invece ammessa oggi in Consiglio. Seppur non addebitata al cattivo funzionamento del depuratore. Cosa che noi, naturalmente, non avevamo scritto. E così è, se vi pare!

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