Riceviamo e pubblichiamo
La gravità della crisi politica in corso al Comune di Catanzaro impone a ciascuno di essere chiaro e trasparente. A differenza dei toni ‘amicali’ adoperati da Sergio Costanzo nei confronti di Fiorita, nell’ultimo Consiglio comunale il capogruppo della Lega è stato netto: il sindaco deve dimettersi. E dovrebbe farlo perché se dopo un anno ha cambiato la sua Giunta e in quello successivo l’ha addirittura azzerata significa che il primo ad aver fallito è proprio il sindaco. Due anni di dissesto amministrativo e, ora, anche politico, che stanno danneggiando la città. Lo ribadiamo: la strada maestra sono le dimissioni del sindaco che, finalmente, si assumerebbe la responsabilità dei suoi molteplici errori.
L’ipotesi di raccolta firme da parte dei consiglieri di opposizione, di cui non abbiamo mai parlato, piuttosto dovrebbe essere assunta in sinergia dalla coalizione di centrodestra, poiché si tratta pur sempre di assumersi la responsabilità di un commissariamento del Comune di otto mesi, che in questo momento ci sembra inopportuno. Senza questo passaggio e, ancor prima, senza che il centrodestra abbia definito chiaramente il proprio assetto, si rischia di compiere un’operazione al buio in cui prevalgono ancora ambiguità e personalismi.
È per questo motivo che urge definire un percorso lineare e condiviso attraverso un documento che fissi le linee strategiche per una futura coalizione. Un primo tassello necessario a evitare confusione e divisioni interne che, al contrario, sono già emerse in partiti, come Forza Italia, dove non è ancora chiaro se la linea è dettata dalla corrente riconducibile al coordinatore provinciale o a quella del consigliere regionale, appena fuoriuscito dalla maggioranza al Comune.