Ma che cattivoni questi giornalisti, soltanto noi in realtà perché gli altri sono tutti bravi, interessati alla polemica politica a ogni costo per… scrivere in un certo modo. E invece nel consiglio comunale di oggi (l’ennesimo straordinario dopo mesi di… latitanza), niente. Poco inchiostro da consumare, quindi. Anzi, no. O non proprio, meglio. Perché dalle 18 in poi, nell’ultima parte del civico consesso, è cambiato tutto. Un Consiglio infatti fin lì quasi da sbadigli, sublimazione dell’inciucio sinistra-destra eccetto che per Parisi e pochi altri, si è improvvisamente animato. Ma solo per la vera posta in gioco. Che, dopo l’assaggio del Capodanno Rai a Lido, è solo una: il nuovo futuro ospedale a Germaneto. È questo il messaggio, implicito, dei mancusiani (gli aventi causa di Filippo Mancuso)! Vale a dire, dateci pure l’ospedale (da collocare nell’appena citata landa desolata, che ha già tramutato in un… luogo di paura e desolazione la stazione ferroviaria) e poi saremo pronti ad aiutare e (ri)votare Nick e la sua manovrabile sinistra.

Lo “stonato” attacco a Iemma

Alla luce di quanto detto, non a caso si è registrato lo stonato attacco (considerato il clima generale alla… melassa) alla vicesindaco e assessore all’Urbanistica Giusy Iemma (che tutti i nostri  lettori sanno quanto “amiamo”) per la sua colpa, in verità un merito, di voler difendere, almeno finora, il Pugliese-Ciaccio insieme al Pd. Un… peccato mortale per quella grossa fetta di finta opposizione (buona parte del centrodestra: da Antonello Talerico, sempre più in scia di Mancuso dopo la constatazione di un Roberto Occhiuto pro Marco Polimeni, a tutti i “leghisti” appunto), la quale senza un Filippo candidato a sindaco in realtà sa già che tornerà a votare, come nel ‘22, il “compagno” Nicola Fiorita e la sua disponibile e addomesticabile sinistra. Un inciucione alla luce del sole, per cui Fiorita (Parisi a parte, in attesa di risolvere la grana Iemma con il Pugliese) si frega le mani per l’occasione di poter restare ancor più miracolosamente di prima al vertice di Palazzo De Nobili se nessuno lo vorrà in Parlamento. Non fosse altro perché, sapendo in cuor suo di essere un sindaco assai poco capace tenuto in piedi proprio da continue mediazioni e da tanto trasversalismo, ha bisogno del soccorso “fascioleghista”. Tanto per usare un termine caro ai suoi fedelissimi, sedicenti Kommunisti della… mazzicogna (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=25074)!

L’inquietante frase di Veraldi su cui torneremo presto

Comunque sia, come premesso, l’odierno Consiglio ha anche fatto ascoltare qualche parolina di politica, sempre per bocca di Parisi. Che ha ad esempio chiesto lumi su iniziative natalizie nel centro storico, di supporto alle attività commerciali della zona già “messe a durissima prova dallo sciagurato attuale piano della mobilità in centro e private della festa in piazza di Capodanno”. Senza contare la dichiarazione di Stefano Veraldi, che per bocca sua vivrebbe “sotto minaccia di (non meglio precisati, ndr) poteri forti” a cui si permetterebbe dunque di aggirarsi e fare pressioni in Comune. Se vero, grave. Gravissimo!

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