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Riceviamo e pubblichiamo

Troppo ombre si stanno addensando attorno al futuro della gestione dei pontili. Per tale ragione, non si possono non condividere le recenti preoccupazioni esternate dai rappresentanti dei diportisti. Tralasciando l’affidamento del terzo specchio d’acqua alla Catanzaro servizi (per cui ancora oggi è ignota la profittabilità per la partecipata e la reale capacità di prendersene carico), a suscitare perplessità sono le recenti evoluzioni relative ai due pontili già
installati.

Se ormai è notorio il parere negativo della conferenza dei servizi al relativo ampliamento, non possono certo passare inosservate alcune censure mosse dall’ufficio circondariale marittimo della
Guardia costiera di Soverato. La segnalazione di presunti abusi al demanio marittimo, fra cui la carenza di autorizzazione paesaggistica
e alcune difformità rispetto al progetto approvato, è la riprova che qualcosa non torna all’interno del porto di Catanzaro.

Poiché la comunicazione è pervenuta al Comune nei primi giorni di novembre,
sarebbe interessante sapere, essendo trascorso oltre un mese, cosa hanno fatto in merito il sindaco Fiorita e l’assessore al ramo
Battaglia. A giudicare dalla regnante incertezza c’è da pensare: ben poco, se non nulla.

Sono sanabili le pesanti criticità evidenziate dall’ufficiale della Capitaneria di Porto di Soverato? Il Comune si è
girato dall’altra parte non tutelando il demanio pubblico?

E, mentre
l’Amministrazione comunale si diletta nell’arte del traccheggiare, – come fanno notare gli stessi diportisti – si avvicina la scadenza della concessione dei due pontili alla ditta privata.

Non vorremmo che
fra poche settimane l’intera gestione piombi nel caos senza alcun operatore a occuparsi dei pontili. Altro che completa regolamentazione e spinta allo sviluppo del nostro porto. Si tornerebbe indietro.
Naturalmente, l’auspicio è che queste fosche prospettive siano prontamente smentite da fatti, anche se l’Amministrazione Fiorita ha
dimostrato di averci un rapporto difficile e tormentato.

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