Riceviamo e pubblichiamo

Forza Italia Catanzaro: “Il veto sulla benedizione dell’Aula Rossa è un affronto. Bosco si dimetta”

È chiaro il gruppo consiliare forzista. Che accusa l’amministrazione Fiorita di miopia istituzionale e mancanza di rispetto per le tradizioni.

È stata una festa della democrazia amara per una parte della politica catanzarese.

L’inaugurazione della rinnovata Aula Rossa di Palazzo De Nobili, avvenuta ieri, giovedì 30 ottobre 2025, è stata immediatamente offuscata da una veemente polemica politica sollevata dal gruppo consiliare di Forza Italia, che in modo compatto ha chiesto le immediate dimissioni del Presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco.

Il motivo del contendere, e il punto focale della contestazione, non è un semplice “mancato invito” alle massime autorità ecclesiastiche, ma l’inspiegabile e grave scelta di negare la “normale” e rituale benedizione dell’Aula Consiliare, prassi consolidata in occasione dell’apertura di un luogo istituzionale così significativo.

Il Consigliere Sergio Costanzo è stato il primo a sollevare il caso, ma l’intero Gruppo Consiliare di Forza Italia ha subito sposato la linea, definendo l’accaduto un “grave e inqualificabile incidente istituzionale”.

L’assenza di S.E. Monsignor Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, e del Vicario Generale Don Salvatore Cognetti, non è stata casuale, bensì una conseguenza diretta di questa scelta ideologica.

“Esprimiamo la nostra più ferma condanna per la superficialità e la colpevole negligenza dimostrata,” dichiara il Gruppo Consiliare. “L’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace è un pilastro fondamentale per il tessuto morale e sociale della nostra città.

Escludere il suo massimo rappresentante, negando preventivamente un gesto di rispetto e tradizione come la benedizione, equivale a mancare di rispetto non solo alle cariche ecclesiastiche, ma a tutti i cittadini di Catanzaro.”

Il dito è puntato con forza sul Presidente Bosco, in quanto principale responsabile dell’organizzazione dell’evento. “Chi ricopre ruoli istituzionali ha il dovere di assicurare il massimo rispetto per tutte le componenti della città, a partire dalle istituzioni religiose,” si legge nella nota del Gruppo.

La richiesta di dimissioni immediate di Gianmichele Bosco è, dunque, motivata dalla presunta negligenza istituzionale che ha portato a quello che viene percepito come un vero e proprio “grave strappo”.

Parallelamente, il Gruppo Consiliare ha espresso profonda preoccupazione al Sindaco Nicola Fiorita, chiedendo un chiarimento pubblico e un intervento immediato per sanare una ferita istituzionale che, a detta dell’opposizione, infanga l’immagine del Comune.

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