Antonello Talerico - Nicola FioritaAntonello Talerico - Nicola Fiorita

Ogni volta che vediamo in consiglio comunale Antonello Talerico in maggioranza con il sindaco Nicola Fiorita ci sembra di sentire una musica. Quella del capolavoro monicelliano Amici Miei, per l’esattezza, con i compianti Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Gastone Moschin ecc., che intonano sornioni “Bella Figlia dell’Amore”. Proprio poco prima di fare il solito… scherzone. O una… Supercazzola! E cos’è più Supercazzola di un sindaco, di sinistra-sinistra(?), per giunta lucaniano doc e che si appresta a transitare in Avs, sostenuto da un neoforzista? E inoltre: uomo dichiaratamente di centrodestra, se non di destra. Niente. Perché a Catanzaro vale tutto e a nessuno gliene fotte! Basta che sia garantita la pagnotta e il Catanzaro Calcio goda di buona salute. Sul resto, quindi, nessuno nota qualcosa che non va. E se invece la nota, appunto se ne fotte!

Talerico e il convintissimo sì all’Autonomia differenziata

La strenua difesa dell’Autonomia differenziata in un dibattito di Talerico è da morir dal ridere. Se si pensa che Fiorita e tutto il cucuzzaro “finto comunista e socialista” a lui vicino amministra la città, si fa per dire, grazie a lui. Grazie cioè a un Talerico che, inzigato dal collega consigliere comunale Gianni Parisi sul web, si mostra fan dell’Autonomia: “Intanto non vedo cosa c’entri con il Comune, che non ha competenza diretta a riguardo. È un tema più parlamentare. Ma se mi si chiede un parere politico, rispondo che sono d’accordo. Perché magari riuscissimo a sfruttare le possibilità dei Lep (livelli essenziali di prestazione e dei servizi, che vanno garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, ndr). Dobbiamo infatti avere il coraggio di affermare che non si devono più mandare a governare amministratori incapaci. E siccome nel Meridione abbiamo commesso tantissimi errori, non dobbiamo più sentirci dei minorati o sperare di vivere sempre di assistenzialismo. Ragion per cui – conclude – ribadisco che sì, io sono a favore. E in passato, l’ho già detto tre volte: in consiglio regionale, in quello comunale e a te, Parisi, fuori dai consessi pubblici”. Chiaro, limpido, Recoaro, recitava un vecchio slogan pubblicitario. Come anche sul ponte dello Stretto, l’infrastruttura a cui Fiorita e il suo ‘mondo’ dedicano millemila note stampa di esecrazione e invece per Talerico semplicemente il “futuro”. Di progresso e civiltà.

Lo spasso del governo catanzarese azzurro-rosso

Il governo catanzarese azzurro-rosso è uno spasso insomma. Che se ora Talerico non cambierà idea, magari folgorato sulla via di Damasco della per certi versi sorprendente opposizione occhiutiana all’Autonomia, continuerà. A lungo: fino al 2027, per intenderci! Ma tra l’indifferenza generale, ripetiamo! Perché tutti sanno che sul su vocabolario talerichiano, e anche su quello di Fiorita come ovvio, alla voce “coerenza” c’è un buco. E pure bello grosso. Mentre il sostantivo potere è sottolineato e in grassetto. Ma così è, se vi pare, cari catanzaresi.

Un pensiero su “Comune Catanzaro, dall’album dei… ricordi l’ennesima (ri)prova che il governo Fiorita-Talerico è una “Supercazzola”! Leggete per credere”
  1. Caro Danilo mi pare evidente che il pezzo sia stato scritto prima dell’ ultima[?] uscita del roboante Telalerico, che, come se niente fosse si dichiare convito oppositore dell’autonomia differenziata. Chissà se il cambio di rotta ga a che fare con il tardivo,cridicolo, patetico ravvedimento di Occhiuto, ma tant’e ‘. Come ridicola , opportunista è la dichiarazione di fiorita di voler aprire il dibattito sull’allargamento della maggioranza a singoli consiglieri e a qualunque gruppo politico. Io ho sostenuto fiorita nella scorsa legislatura, quando si candido’come terzo incomodo tra Abramo e Ciconte, salvo ricredermi quando al ballottaggio con la sua scelta ha favorito di fatto la rielezione di Abramo. Per la legislazione in corso sono stato un sostenitore convinto di Valerio Donato. Abbiamo perso , a favore di una minoranza ( con la regia di Tallini e ..sotto sotto sostenuta,credo , anche da Abramo) che ha coperto di insulti l’aggregazione Donato ( accozzaglia, devastatori della citta’ ecc ecc) e che da subito si è trovata a puntellare le poltrone con membri dell’accozzaglia”. E oggi il sindaco , cacchio cacchio, tomo tomo , mira a consolidare la sua cadrega con chiunque sua disponibile a sostenerlo.
    Ora, sono sicuro che al sindaco e al suo cerchio magico, glie ne freghi poco del mio pensiero, ma mi chiedo il PD che fa? I 5S così schizzinosi in altri contesti, che fanno? E i rivoluzionari di potere al popolo, i cambiaventisti, che gridavano sotto la sede elettorale di Donato “Ciaoooneee” , che fanno, s’indignano ? O s’accucciano in attesa delle loro briciole?

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