Bandiera italiana

Riceviamo e punblichiamo

In Calabria e in particolare a Catanzaro città e in provincia non c’è stato un “effetto Salvini” o un “effetto Vannacci”, come superficialmente detto dal commissario della Lega Saccomanno, ma semplicemente un “effetto Filippo Mancuso” che qualcuno vorrebbe sottovalutare o mettere in ombra. Ma mai come in questa occasione sono i numeri a parlare. Cominciamo dalla città di Catanzaro dove Mancuso, da solo, vale il 16% con i suoi 4.386 voti su un totale di 5.041 della Lega, lasciando a tutti gli altri candidati messi assieme il 2%. Si pensi al risultato deludente del candidato “identitario” di Salvini, il generale Vannacci, che a Catanzaro ha raccolto  appena 418 preferenze nonostante il grande battage pubblicitario e il sostegno di tutti i cosiddetti big della Lega calabrese. E anche a livello provinciale, dove la Lega prende il 14%, il contributo di Filippo Mancuso è impressionante, al punto che possiamo dire che la gente ha votato il presidente del Consiglio regionale sul piano personale. Oserei persino dire che se l’amico Filippo si fosse candidato con un altro partito, meno indigesto ai calabresi, avrebbe preso il doppio delle preferenze.

Invece di sottolineare il ruolo fondamentale della candidatura trascinante di Mancuso, il commissario Saccomanno tende quasi ad ascrivere a sé il buon risultato della Lega o alle politiche di Vannacci e Salvini. Il presidente Mancuso viene da un’esperienza civica al Comune di Catanzaro e ha trasferito nella Lega questi valori, al punto che anche consiglieri come me non organici hanno deciso di sostenerlo. Ma se la Lega è quella disegnata dal commissario, mi guarderò bene dall’aderire a un progetto che non condivido e continuerò anch’io a mantenere un profilo civico e indipendente al Comune di Catanzaro.

Auspico che tutti gli interlocutori politici che tengono alla Calabria e a Catanzaro e sanno certamente leggere i risultati elettorali meglio del commissario della lega, riconoscano che Filippo Mancuso è l’interlocutore più forte e più credibile per un progetto di ampio respiro nell’area centrale della Calabria. Se ne facciano una ragione coloro che giocano ad ascrivere a se stessi un risultato elettorale straordinario e personale.

Mancati lavori a parco giochi S. Maria

“A diversi mesi dall’affidamento dei lavori di riqualificazione del parco giochi di Santa Maria, ancora oggi non si hanno notizie su quando partiranno gli interventi attesi da tutta la comunità”. A segnalarlo sono i consiglieri comunali Luigi Levato, anche in qualità di presidente della commissione Lavori pubblici, e Gianni Costa.

“Il recupero dello spazio dedicato al divertimento dei bambini, nella zona dell’ex circoscrizione, era stato attenzionato dall’Amministrazione Fiorita, fin dal suo insediamento, grazie al reperimento e allo stanziamento di appositi fondi destinati al restyling dell’area. Purtroppo, dobbiamo constatare che l’iter, dopo una fase preliminare, sembra essersi arenato e non ne capiamo sinceramente i motivi. Se i soldi ci sono, la ditta a cui affidare i lavori è stata individuata, cosa impedisce l’avvio dei lavori che restituirebbero al quartiere Santa Maria un punto di riferimento per il divertimento e l’aggregazione delle famiglie?

Chiediamo – concludono  Levato e Costa – che i lavori possano iniziare nell’immediato, considerato anche il fatto che la commissione lavori pubblici ha verbalizzato un preciso atto di indirizzo, rivolto al dirigente del settore, senza ancora ricevere alcuna risposta formale sull’avvio dell’opera. Interventi del genere stanno interessando anche gli altri quartieri, è su queste opere che si misura l’affidabilità di un’amministrazione”.

Autonomia differenziata 1 (Fiorita)

𝐔𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐚𝐛𝐫𝐢𝐚. 𝐇𝐨 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐞𝐫𝐨.

Sì, ho avuto la tentazione di esporre la bandiera tricolore listata a lutto dal balcone di Palazzo De Nobili. Non l’ho fatto solo perché serbo un grande rispetto per l’istituzione che rappresento e perché non voglio essere accusato di strumentalizzazione politica.

Ma resta un giorno di lutto per la Calabria, mortificata e condannata ad un triste destino da un’Autonomia differenziata costruita a vantaggio dei ricchi del Nord. La nostra battaglia proseguirà. È stato un grande dolore vedere sventolare le bandiere della Secessione nordista nell’aula del Parlamento. Il Sud reagirà e si rialzerà.

Autonomia differenziata 2 (Palaia)

C’è un solo aggettivo per qualificare la foto che mostra i leghisti calabresi mentre sventolano la bandiera della nostra Regione confondendola tra i vessilli storici dei secessionisti del Nord. L’aggettivo è: raccapricciante. Perché solo così può essere definito lo spettacolo andato in scena e visto alla Camera dopo l’approvazione dell’autonomia differenziata.

Lo strappo, lo sgretolamento del Paese è stato consumato ed è impressionante il combinato disposto tra questo e l’approvazione in Senato della riforma sul premierato che stravolge la Costituzione repubblicana. È la rappresentazione plastica di un governo le cui componenti sono completamente e irresponsabilmente intrise della logica del baratto. Una cosa a te, una a me. Un pasto tribale e cannibale, consumato con il corpo vivo dell’Italia.

Nessuno di loro ha inteso sentire ragioni. Nessuno di loro ha inteso dare ascolto ai campanelli di allarme che segnalavano un disegno pseudo riformatore raffazzonato, superficiale, capace di cristallizzare i divari tra le aree più ricche e quelle più svantaggiate del Paese segnandone la pressoché definitiva marginalizzazione. Campanelli d’allarme che non sono arrivati solo dal Sud ma anche da quello stesso Nord che si vorrebbe “liberare”, da istituzioni e osservatori terzi, che con dati oggettivi alla mano hanno dimostrato più e più volte l’avventurismo e la follia di ciò che si andava legiferando.

Nessuna disponibilità all’ascolto, nessuna condivisione della necessità di approfondire, più volte evidenziata e non solo a livello politico. Le forze di governo avevano un solo obiettivo, attaccare ciascuna uno scalpo al proprio cinturone e di fronte a questo obiettivo sono andate avanti come un treno, soffocando il dibattito, imponendo il blitz notturno del voto.

Ma non finisce qui. Il Sud, che ha già dato ampiamente prova di saper valutare ascari e nemici, non se ne starà con le mani in mano. Gli strumenti non mancano, dalla mobilitazione al referendum. Non può essere consentito che l’Italia nata dal Risorgimento, che la Repubblica una e indivisibili nata dalla Resistenza, si trasformino in un coacervo di stati e staterelli perché così ha voluto un governo di avventurieri.

Utonomia differenziata 3 (Bosco)

C’è un solo aggettivo per qualificare la foto che mostra i leghisti calabresi mentre sventolano la bandiera della nostra Regione confondendola tra i vessilli storici dei secessionisti del Nord. L’aggettivo è: raccapricciante. Perché solo così può essere definito lo spettacolo andato in scena e visto alla Camera dopo l’approvazione dell’autonomia differenziata.

Lo strappo, lo sgretolamento del Paese è stato consumato ed è impressionante il combinato disposto tra questo e l’approvazione in Senato della riforma sul premierato che stravolge la Costituzione repubblicana. È la rappresentazione plastica di un governo le cui componenti sono completamente e irresponsabilmente intrise della logica del baratto. Una cosa a te, una a me. Un pasto tribale e cannibale, consumato con il corpo vivo dell’Italia.

Nessuno di loro ha inteso sentire ragioni. Nessuno di loro ha inteso dare ascolto ai campanelli di allarme che segnalavano un disegno pseudo riformatore raffazzonato, superficiale, capace di cristallizzare i divari tra le aree più ricche e quelle più svantaggiate del Paese segnandone la pressoché definitiva marginalizzazione. Campanelli d’allarme che non sono arrivati solo dal Sud ma anche da quello stesso Nord che si vorrebbe “liberare”, da istituzioni e osservatori terzi, che con dati oggettivi alla mano hanno dimostrato più e più volte l’avventurismo e la follia di ciò che si andava legiferando.

Nessuna disponibilità all’ascolto, nessuna condivisione della necessità di approfondire, più volte evidenziata e non solo a livello politico. Le forze di governo avevano un solo obiettivo, attaccare ciascuna uno scalpo al proprio cinturone e di fronte a questo obiettivo sono andate avanti come un treno, soffocando il dibattito, imponendo il blitz notturno del voto.

Ma non finisce qui. Il Sud, che ha già dato ampiamente prova di saper valutare ascari e nemici, non se ne starà con le mani in mano. Gli strumenti non mancano, dalla mobilitazione al referendum. Non può essere consentito che l’Italia nata dal Risorgimento, che la Repubblica una e indivisibili nata dalla Resistenza, si trasformino in un coacervo di stati e staterelli perché così ha voluto un governo di avventurieri.

Incontro su Giovino

Soluzioni per migliorare la viabilità e l’accessibilità al mare e le prospettive future, legate alla valorizzazione turistica dell’area di Giovino, su cui inizia ad entrare in una fase cruciale il percorso di redazione del Psc. Sono stati gli argomenti al centro di un confronto tenuto dalla Vicesindaca Giusy Iemma, con delega alla Pianificazione del territorio – affiancata dal Dirigente Giovanni Laganà e dalla Rup Laura Abramo – con i rappresentanti del comitato spontaneo cittadino di Giovino, a cui hanno preso parte anche il presidente della Commissione urbanistica, Gregorio Buccolieri,  e il consigliere comunale Antonio Barberio. 

“Ho voluto fortemente organizzare questo momento per avviare un sereno dialogo con i cittadini che vivono da vicino la realtà di Giovino, con le sue potenzialità e le sue criticità, rispondendo ad una loro richiesta di incontro”, commenta Iemma. “Parliamo di una zona nevralgica del territorio, che ha subito in questi anni un notevole sviluppo, anche dal punto di vista delle attività presenti, e che necessita di un complessivo riordino della viabilità interna e dei parcheggi per decongestionare il traffico ed evitare rischi per la sicurezza. Soluzioni che stiamo programmando – con un’attenzione particolare ad un comparto strategico per lo sviluppo del Capoluogo – nell’ambito del tavolo sulla mobilità, legato al processo di definizione del nuovo Psc, in stretta interlocuzione con Amc e Ferrovie della Calabria. Non solo, in cantiere c’è anche la possibilità di migliorare i collegamenti interurbani, attraverso la linea ferroviaria, abbracciando i comuni limitrofi di Borgia e Simeri all’interno del sistema della metropolitana di superficie”. Con riferimento al disegno urbanistico dell’area di Giovino, la vicesindaca ha ribadito che “sulle porzioni ancora da edificare, il Psc prevede un piano guida che rispetterà i macro obiettivi che l’amministrazione Fiorita si è posta: favorire interventi turistici di tipo naturalistico. Tanto dipenderà dall’interesse e dalla partecipazione dei privati, ma ogni eventuale progetto dovrà essere connotato dall’esigenza di preservare gli elementi di pregio ambientale di cui Giovino è ricca”. La riunione si è conclusa con l’invito dell’amministrazione al comitato ad offrire eventuali contributi spontanei, nelle successive fasi preliminari all’adozione dello strumento urbanistico, e l’aggiornamento ad un prossimo incontro. ‎

Futuro rimpasto Giunta

Come avevo annunciato prima del voto europeo, sto per avviare una larga verifica amministrativa e politica con un doppio scopo: da un lato, valutare l’efficacia della nostra azione di governo nei vari settori d’intervento e lo stato di attuazione del programma; dall’altro, verificare quali forze e quali consiglieri condividono la nostra idea di cambiamento. Tutti dovremo, lo dico con umiltà ma anche con determinazione, essere pronti a metterci in discussione. Condurrò questa verifica senza pregiudiziali ideologiche, anche se il profilo della nostra amministrazione è basata su valori e principi non negoziabili e irrinunciabili, come la difesa dei diritti civili, la lotta all’emarginazione sociale, la solidarietà, il fermo contrasto al disegno di un’autonomia differenziata che spaccherebbe il Paese in due.

Incontrerò i rappresentanti e i gruppi consiliari dell’attuale maggioranza, ma anche altri gruppi e singoli consiglieri perché ritengo che in questa fase sia importante ricercare il massimo delle convergenze nell’interesse della Città. Su un solo punto non potrà esserci alcun dubbio o tentennamento: la netta discontinuità nei metodi e negli obiettivi rispetto al passato. A conclusione di questo percorso, che sarà necessariamente breve, individueremo le soluzioni più opportune per dare un forte impulso della nostra azione che comunque ha già prodotto molti risultati molto importanti, come il massiccio investimento sulle scuole e sulla depurazione, il rilancio del porto, l’utilizzazione del Centro Fieristico, l’impulso al PSC e al progetto della Grande Catanzaro, la riqualificazione dello stadio, l’apertura del cantiere del viadotto pedonale sul lungomare, la riqualificazione di palestre e impianti sportivi, la rinascita dei centri di aggregazione sociale, il risanamento del bilancio, la conferma di Bandiera Blu e tanto altro ancora.

Si ripartirà con ancora maggiore determinazione e sono certo che alla scadenza della legislatura consegneremo ai catanzaresi una Città migliore e cambiata.

Dal 24 giugno pagamento di scrutatori e presidenti seggio alle Europee

L’amministrazione comunale informa che i pagamenti in favore dei componenti dei seggi elettorali, impegnati alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno scorsi, saranno effettuati secondo il seguente calendario: lunedì 24 giugno i seggi dall’1 al 20; martedì 25 giugno i seggi dal 21 al 40; mercoledì 26 giugno i seggi dal 41 al 60; giovedì 27 giugno i seggi dal 61 al 80; venerdì 28 giugno i seggi dall’81 al 93 e seggi speciali.

Si precisa che la riscossione delle somme spettanti potrà avvenire, solo in contanti, nella filiale di Catanzaro del Monte dei Paschi di Siena (Tesoreria Comunale) sita in Piazza Serravalle. I legittimi beneficiari, per la riscossione del compenso, dovranno essere muniti di documento di riconoscimento e codice fiscale. Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Ufficio Trattamento Economico di Palazzo de Nobili – responsabile Carlo Emilio Cipparrone – ai numeri 0961/881713-881723.

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