Sergio CostanzoSergio Costanzo

Riceviamo e pubblichiamo

I medici specialisti di cui la Calabria ha disperatamente bisogno sono quelli impegnati nell’emergenza-urgenza (i pronto soccorso, insomma) e quelli che si occupano di malattie infettive.

E cosa succede? Che proprio queste due specializzazioni strategiche proposte dall’UMG, ultima Università in Italia, vengono bocciate e quindi non ci sarà possibilità di formare questi preziosi professionisti.

L’ennesima sconfitta – e non sarà l’ultima, se non si interviene – dopo l’esclusione del Corso di laurea in Formazione Primaria da parte dell’ANVUR.

Non gli chiedo le dimissioni, sia perché non ne ho il titolo, sia perché sarebbe una richiesta destinata a cadere nel vuoto.

Solo il rettore Cuda e i suoi fedelissimi “baroni” favoleggiano di una UMG in piena salute, riconosciuta a livello europeo e mondiale, dove i giovani di tutta Italia e d’Europa fanno a pugni per entrare.

La dura realtà è un’altra.

Dal rettore Cuda però è lecito aspettarsi un atto di umiltà.

L’UMG non è una sua proprietà privata, è un bene della collettività e della città dove ha sede.

Non gli chiedo le dimissioni, sia perché non ne ho il titolo, sia perché sarebbe una richiesta destinata a cadere nel vuoto.

Gli chiedo però di scendere dal suo piedistallo e ammettere pubblicamente che l’UMG è in una situazione di enorme difficoltà, di chiedere a tutti, a cominciare dal mondo politico e istituzionale, di stringersi attorno all’Ateneo per tentare di salvare il salvabile, prima che sia troppo tardi.

Promuova il rettore un tavolo istituzionale con i parlamentari, con il futuro presidente della Regione e i futuri consiglieri regionali, con il sindaco e il presidente della Provincia, con i sindacati, con il mondo dell’imprenditoria, per fare il punto su una situazione che non è rosea e che ha bisogno di terapie d’urto.

L’Università di Arcavacata è una Ferrari e non possiamo competere, ma almeno cerchiamo di essere una dignitosa “utilitaria” al servizio dei giovani calabresi e della nostra comunità. Oggi purtroppo l’UMG è lo specchio di una città in affanno su tutti i terreni. Ci pensi il rettore Cuda.      

Sergio Costanzo, consigliere comunale

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