Riceviamo e pubblichiamo
“La decisione dell’Anas di congestionare l’unica via d’ingresso del Capoluogo di Regione è ingiustificabile. Infatti, il ‘caso’ dei lavori della galleria del Sansinato, ormai visibile a migliaia di persone quotidianamente, appare l’ennesimo sopruso perpetrato ai danni di Catanzaro nel silenzio quasi assoluto della classe politica e dirigente del territorio. Una condotta non accettabile nel metodo e nel merito. Sul primo aspetto, abbiamo appreso che, al netto della opaca e laconica comunicazione ufficiale della società, i tempi di conclusione dei lavori di riqualificazione sono estremamente dilatati.
Nell’ordinanza dell’Anas, addirittura il termine è fissato non prima del 2026 (quasi un anno e mezzo!), senza considerare eventuali ritardi o intoppi nell’appalto. Per quanto attiene il merito, fa specie la scarsa considerazione di Anas nei confronti di Catanzaro. Mentre in altre città lavori curati dalla stessa società sono gestiti in maniera diversa, in questo sembrano siano programmati in modo tale da arrecare il massimo disagio per i cittadini.
Pur non essendo esperti del settore, la logica e il buon senso suggerirebbero di adottare ‘accorgimenti’ già visti da altre parti. Perché non concentrare i turni di lavoro nell’orario notturno, quando l’afflusso di veicoli è inferiore, consentendo così maggiore flessibilità nelle ore diurne? Perché, essendo il vero problema, più che l’uscita, l’ingresso in città (molto più concentrato), l’Anas non ha previsto la galleria del Sansinato solo a un senso per evitare l’attuale ‘imbuto’? Possibile che i tecnici Anas si siano imposti sui vertici della Prefettura barattando (la pur utile) rotonda al posto dei semafori lungo via Lucrezia della Valle? E c’è da dire che adesso siamo nel periodo estivo.
Quando comincerà (a breve) la normale attività negli uffici e nelle scuole cosa succederà? C’è qualche genio della lampada che ci ha pensato? Catanzaro non può permettersi di essere messa in ginocchio sui trasporti da alcun ente statale, perché l’economia è già sofferente e un ulteriore colpo sarebbe mortale. Mentre noi suggeriamo proposte concrete e pretendiamo il rispetto dovuto al Capoluogo di Regione, l’uscita del sindaco Fiorita ci è sembrata troppo morbida.
Pensare a una via alternativa elemosinando, per l’ennesima volta, l’intervento salvifico di altri Enti senza avere tempi e risorse certi, è tutto fuorché risolutivo. Il problema della galleria del Sansinato è qui e ora. Serve autorevolezza per affrontarlo e per pretendere da Anas di non calpestare Catanzaro e non disintegrare la sua unica via di accesso.
Ci aspettiamo un sindaco che batta i pugni sui tavoli delle istituzioni senza soggiacere a mere logiche burocratiche, come sta accadendo per l’appalto della galleria del Sansinato. Fiorita è in grado di far valere i diritti di Catanzaro?”.