Diavolo di un Nicola Fiorita. Pessimo sindaco, secondo noi il peggiore mai visto da fine anni Ottanta a oggi almeno, ma che grande attore. E lo dimostra ancora una volta nella conferenza stampa sull’ennesimo disastro della mancanza d’acqua per un guasto alla condotta. Quando con un colpo di teatro assoluto telefona per sapere dove siano in quel momento le autobotti e, subito dopo, chiama a raccolta i giornalisti affinché lo aiutino a divulgare il “giusto” messaggio (il suo, cioè). Appello se non inutile, quantomeno pleonastico e facile come tirare un rigore a porta vuota, considerato il tasso esorbitante di filogovernatività (a prescindere da chi governa) della “stampa locale”. Ma lui non vuol correre rischi.
La solita narrazione fioritiana
La narrazione è che se ad esempio mette in cantiere o a bando opere finanziate dalla Regione il merito è suo, mentre se la condotta (idrica) fa cilecca per uno dei… millemila guasti patiti la colpa è di Sorical. E quindi della Regione. Nel weekend, peraltro, il simpaticissimo comico nostro omonimo, e vicinissimo almeno a livello familiare a Fiorita, l’aveva già buttata sul ridere. Ma è una pura coincidenza. L’avvio della conferenza è viceversa stato un comizietto elettorale: “Sono indignato come, e più, dei miei cittadini per la mancanza d’acqua (chissà se questa indignazione si deve al fatto che pure a lui manchi l’acqua un giorno sì e l’altro pure. Ne dubitiamo, ndr). Perché ormai è una questione di fortuna avere l’acqua o meno. Sì, con le tubature che ci ritroviamo, è questione di destino, persino se piove e non si possono riparare i guasti finché non torna il bel tempo. E se non si interverrà, andrà sempre peggio. È un dato incontrovertibile, infatti, che oggi le cose vadano peggio di 20 anni fa e se non si farà alcunché tra 20 anni sarà un disastro”.
I… cioccolatini di Nick con un “tutto è bene quanto finisce bene”
Fin qui le dolenti note, ma poi l’abile Nick dà il cioccolatino. Anzi due: “In una situazione così negativa, vi do però anche una bella notizia. Un paio, in realtà. Il pronto intervento delle autobotti e la ragionevole certezza, dopo le prove di erogazione di stasera, che domani l’acqua ci sarà. Tant’è vero che ho ritirato l’ordinanza di chiusura delle scuole delle aree interessate (oggi rimaste con i lucchetti, ndr)”. In chiusura, l’assessore ai Lavori pubblici Pasquale Squillace tra le altre cose dette le ha… cantate a Sorical per un ritardo di 3 ore nell’avvio dell’intervento di riparazione dovuto a un problema di cantiere. Noi lo contestiamo, invece, per aver ricordato come durante l’emergenza abbiano lavorato a mezzanotte e alle sei del mattino il sabato e la domenica. Perché con il ruolo che ha(nno), e quello che guadagna(no), ha(nno) fatto, come diceva simpaticamente una nostra vecchia insegnante di Liceo “appena la metà del loro dovere”. Ci mancherebbe altro che non lo facessero e sottolinearlo stona parecchio.
