Che brutto periodo per il Mago Nick, al secolo Nicola Fiorita. Che pur di spuntarla su Valerio Donato al ballottaggio del 2022 si è probabilmente impegnato a non andare tanto per il sottile dopo aver indossato la fascia da sindaco. E oggi ne paga il fio. In primis quale monarca che regna ma non governa. Al massimo distribuisce: un po’ di incarichi e relative prebende ai componenti del suo “cerchio magico”. Perché a governare ci pensa Antonello Talerico. A cui, quindi, guai a far saltare la mosca al naso. Ecco allora che, quando qualcuno sul gruppo (quello WhatsApp della maggioranza) osa fargli notare alcuni suoi comportamenti non esattamente impeccabili, son dolori.
Lo stesso consigliere regionale (che, apriamo parentesi, forse pensava avessimo come informatori i donatiani, reagendo scompostamente, ma sarebbe stato troppo semplice) è infatti perentorio. E risponde più o meno così a chi aggrotta le sopracciglia, facendolo notare, per le sue disinvolte (eufemismo!), e spesso più rapide di un cambio di bretelle, scelte: “Tra me e il sindaco c’è un confronto tra pari. Sia chiaro (cosa che, peraltro noi abbiamo sempre scritto, anzi spingendoci a parlare di una relazione tra dominus e collaboratore di studio, ndr).
E non devo quindi chiedere permessi a lui o a nessuno per ciò che faccio! Vi chiarisco inoltre che, se stacco la spina io, parecchi di voi Palazzo De Nobili lo rivedono solo in cartolina”. L’avviso ai naviganti è luminoso come il sole, dunque. E sembra assai difficile, di conseguenza, che Talerico possa dimettersi dal Comune come gli avrebbero chiesto da più parti, anche per favorire l’ingresso di qualche sostituto tipo Lorenzo Costa. Pure lui (già Pd e tanto altro ancora, da destra a sinistra) non certo un premio Nobel per coerenza e fedeltà politica. Ma tant’è. Comunque sia, per tale staffetta niente da fare. Considerato come ormai per Talerico sia quasi un punto d’onore fare come gli pare. Un po’ come un novello Marchese del Grillo che zittisce tutti, dicendo loro: “Io so io e voi nun siete un c…o!”.