La telenovela tra Aldo Casalinuovo e il suo ex amico e sodale Nicola Fiorita, che l’ha voluto in Giunta per un annetto, non si è fermata al botta (leggi qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-il-gia-assessore-casalinuovo-spara-a-zero-sui-social-sul-suo-ex-sindaco-post-pare-nostro-pezzo-e-chiaro-abbia-cambiato-idea-pure-sulle-alleanze-rispetto-a-quando-ci-contestava-m/) e risposta social (leggi qui: https://irriverentemente.com/comune-catanzaro-fiorita-ieri-sera-forse-risponde-al-rancoroso-casalinuovo-che-lo-aveva-massacrato-su-fb-in-una-citta-ormai-grottesca-copia-di-beautiful/) tra l’ex assessore e l’attuale sindaco. Perché un piccato Casalinuovo insiste.
E sgancia un altro missile contro Fiorita e i fioritiani, peraltro sempre di meno in città al netto degli aventi causa e soliti immancabili lacchè, “(cari, ndr) Cambiaventisti, il fatto che mi abbiate cacciato non significa che abbia perso i miei diritti politici”. Niente… sordina, quindi, per l’Aldo Furioso. E irriducibile!
Che in sostanza, in un secondo chilometrico post Facebook, addossa a Cambiavento la più grave delle responsabilità. Pure stavolta questione già tirata in ballo da noi e diciamo così ripresa da Casalinuovo, ovvero “dopo i suoi 5 anni al governo cittadino, la sinistra catanzarese non toccherà palla per i prossimi 30 anni”.