Riceviamo e pubblichiamo

Una parte del centro comunale di raccolta rifiuti è stata sottoposta a sequestro. A quanto pare, è la conseguenza della presenza di materiale classificabile come rifiuto speciale, ragione per la quale c’è stato l’inevitabile intervento della Capitaneria e dell’Arpacal. Prima di scendere nel dettaglio della questione, è necessario porre una questione preliminare. La criticità era stata paventata all’assessore all’ambiente Irene Colosimo con una comunicazione formale. Comunicazione arrivata da un consigliere comunale. Tuttavia, l’assessore non ha dato alcun riscontro e, alla luce dell’intervento delle autorità, ci chiediamo: è stata, forse, inerte? Ha, forse, trascurato la segnalazione di un amministratore comunale per ragioni politiche? Ha posto in essere azioni per rimuovere i rifiuti speciali o, quantomeno, ha provveduto ad avvertire gli uffici? In attesa delle risposte alle domande di cui sopra, diamo un consiglio all’assessore: i consiglieri comunali sono la voce dei cittadini e quando inviano una comunicazione non lo fanno per perdere tempo ma per risolvere i problemi di interesse generale. Con la supponenza o, peggio, con l’indifferenza non si va molto lontano. Venendo alla questione di merito. Da quanto appreso, il sequestro sarebbe scattato in relazione ai rifiuti derivanti dalla pulizia delle caditoie stradali. Si tratta pacificamente di rifiuti speciali e, in quanto tali, non possono essere certo trattati nel centro di raccolta comunale. Guardando alle esperienze lungo lo stivale, la pulizia delle caditoie si effettua con gli autospurgo e non con le modalità recentemente scelte dall’Amministrazione comunale. Lo dice sia la recente normativa in materia, così come le buone prassi. E c’è anche una ragione economica. Da una ricerca su scala nazionale, la pulizia della singola caditoia, con l’autospurgo, ha un costo di 1,50 euro. Tutti elementi di buon senso che dovrebbero indurre l’Amministrazione comunale a pianificare gli interventi, magari rivolgendosi a ditte specializzate nel settore. Da un lato per fare una pulizia efficace e dall’altro per evitare ‘sorpresine’ nel deposito e trattamenti dei rifiuti delle caditoie stradali.

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