Meteo caldo

Articolo tratto dal web

Qui viviamo in una situazione meteo che tende a essere estremamente anomala. Infatti, nei prossimi giorni – e saremo nei primi di ottobre – ecco che aria molto fredda, compatibilmente con la stagione, scenderà dalla Russia verso l’Italia, richiamata da un minimo di bassa pressione che si formerà nelle regioni meridionali italiane, dove è atteso un sensibile peggioramento delle condizioni meteo.

Un anticiclone posizionato sulla Scandinavia favorirà lo scivolamento dell’aria fredda proveniente dall’Artico russo. Una situazione meteo invernale che fa invidia a condizioni tipiche di pieno dicembre o gennaio.

Sono quelle configurazioni atmosferiche che farebbero nevicare in molte regioni italiane durante la stagione invernale. Effettivamente, se un evento meteo si verifica ai primi di Ottobre, la neve eventualmente cade sui monti più elevati delle regioni interessate dal maltempo. Il contesto meteo è totalmente diverso rispetto a quello che si verificherebbe durante la stagione invernale.

Effettivamente, però, dobbiamo analizzare quello che succederà oltre, perché ciò che si appresta ad avvenire non è altro che un evento meteo estremo, l’ennesimo di questi anni.

È un fenomeno meteorologico anomalo, si ipotizza da parte dei modelli matematici di previsione, subito dopo questo episodio di grande freddo fuori stagione.

Un freddo fuori stagione che – attenzione, lo ripeto ancora per evitare equivoci – non porterà neve in pianura, non porterà nemmeno il gelo.

Di certo ci sarà un abbassamento della temperatura inconsueto e non tipico di questo periodo dell’anno. Però dobbiamo ricordare che anche lo scorso anno, a metà settembre, si verificò un’irruzione d’aria fredda proveniente dalla Russia.

Questo ripetersi di situazioni meteo così anomale effettivamente fa riflettere parecchio sulle configurazioni atmosferiche che si stanno generando. Ma ecco il punto a cui volevo arrivare già in precedenza, evitando questa lunghissima premessa.

Infatti, mentre avremo questa configurazione invernale, a Ovest, verso l’Atlantico, ecco che una bassa pressione si posizionerà verso le Isole Britanniche e comincerà a richiamare aria calda dalla Spagna verso nord, e in Spagna dal Marocco.

Ed ecco quindi che questo richiamo caldo, nel corso della fine della prima decade di Ottobre, tenderà a coinvolgere l’Italia.

E ormai anche i modelli matematici che fanno previsioni fino a due settimane di validità, tendono a prospettare un evento di caldo sull’Italia.

Caldo che sarà percepito peggiore rispetto a quello che ci sarebbe stato senza questo brusco calo termico. Parliamo quindi di sensazione termica: non avremo temperature probabilmente eccezionali o da record, anche se su questo c’è tutta una situazione ancora da definire, anche perché i modelli matematici sull’entità dell’ondata di calore sono ancora abbastanza incerti.

E quindi tutto può succedere, perché viviamo condizioni atmosferiche che sono sempre ai limiti dell’estremo.

L’estremizzazione climatica è la complice di questi fenomeni così fuori dalla media. È fuori dalla media anche l’eventualità di un’onda di calore estrema. A questo punto c’è da chiedersi quanto durerà questa nuova ondata calda, e soprattutto se sarà accompagnata da un vero e proprio anticiclone africano, perché al momento ancora non si è ben configurata questa linea di tendenza.

Tuttavia, viene invece prospettata dai modelli matematici a più lungo termine, che però hanno un’efficacia previsionale inferiore.

Peraltro, questi modelli matematici a lungo termine indicano anomalie della temperatura verso l’alto per tutto il mese di ottobre, con valori quindi, come dire, di certo molto meno autunnali rispetto a quelli che invece si verificheranno durante l’ondata di aria fredda in arrivo. Aria fredda che comunque non sarà niente di eccezionale o da record, probabilmente anche perché il fenomeno avrà breve durata.

Per concludere: quindi freddo in arrivo, ma dopo ecco vampata di calore dall’Africa. Questa è la linea di tendenza, che tra l’altro abbiamo già evidenziato, indicando come Ottobre potrebbe essere un mese più caldo della media. Sulle precipitazioni non ci sono molte cose da dire, perché tutti i fenomeni associati alle ondate di maltempo generano ancora precipitazioni a carattere locale o su macroregioni, e sono solitamente molto intense e di breve durata.

Spesso queste precipitazioni comportano un eccesso di piovosità laddove si verificano, perché molto concentrate. Mentre, in altre aree ci sarà deficit pluviometrico.

Ad esempio, vedevamo delle proiezioni della giornata di ieri che indicavano l’eventualità addirittura di eventi alluvionali in Grecia.

Insomma, siamo sempre sul solito tema del meteo estremo. Perché non citare che le Azzorre sono state interessate da un vero e proprio uragano di natura tropicale, che è diventato ora extra-tropicale, e che colpirà il Portogallo, probabilmente addirittura la città di Lisbona, come tempesta extra-tropicale.

Parliamo ancora una volta di fenomeni meteo estremi, che se in passato si verificavano con tempi di ritorno ampi, ultradecennali, ora invece li stiamo osservando con una cadenza molto, molto fitta.

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