Giuseppe Collu di Cagliari è stato designato dal “grande capo” della Can Gianluca Rocchi per arbitrare Cesena-Catanzaro all’Orogel Stadium – Dino Manuzzi. Chiunque lo abbia visto all’opera, tra le persone competenti in materia, scommette su di lui. Che, a dar retta a questi giudizi, è un… prospetto. Ma con un handicap: l’età. Attenzione, il fischietto sardo ha appena 34 anni. Ma ha anche appena 2 gare in A. Mentre, alcuni suoi coetanei (tra i più quotati) sono già in lizza per un posto da internazionale o comunque hanno diretto una trentina di partite in più rispetto a lui in massima serie.
Ma c’è tutto il tempo per recuperare, anche rispetto al lanciatissimo conterraneo Antonio Giua di Olbia. L’ingegnere 36enne con due anni e qualche mese in più del collega del capoluogo, stasera di scena in Romagna, però anche con 52 gare in più in Italia (54 in totale) a dimostrazione di quanto appena detto. Collu, peraltro vincitore del premio Nichirri della sezione Aia di Oristano, è comunque già nella storia dell’Assoarbitri nazionale. E cagliaritana oltreché sarda in particolare. Perché? Il 5 novembre di un anno fa ha esordito in A in Verona-Monza, essendo il primo Ddg cagliaritano di tutti i tempi a farlo.
Tanto da meritarsi peraltro l’intervista sul portale ufficiale dell’associazione (aia-figc.it) in cui ha dichiarato: “E’ stata importantissimo avere dei colleghi esperti accanto a me che mi hanno dato un grande sostegno. Non solo in partita, ma anche il giorno prima della gara trasmettendomi tanta serenità. Di sicuro ho provato molta emozione, anche perché sono stato il primo cagliaritano di sempre ad arbitrare in massima serie. Però quando si fischia l’inizio della gara – ha concluso – tutto sparisce e si resta concentrati. Perché si deve dare un segnale non solo in campo, ma anche nei comportamenti”.