Arriva il primo inopinato Ko (2-0) per il Catanzaro, in quel dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi, dove il neopromossa in B Cesena, così come un po’ anche la Juve Stabia domenica scorsa, ha interpretato il ruolo delle Aquile un anno fa. Ha provato, cioè, a scordarsi di essere una matricola, giocando in modo spigliato sullo stile delle grandi. I romagnoli dell’ex allenatore del Bari Michele Mignani, che ai tempi della C qualche boccone amaro al popolo giallorosso lo aveva fatto ingoiare, hanno infatti sin da subito preso il pallino del gioco. Eccome! Purtroppo per Antonini & co., mettendo in campo una determinazione che ha fatto male alla Caserta-band. Stasera in… vacanza per larghissimi tratti del match.
Il film della partita (primo tempo)
Ma veniamo al film della partita, che si è accesa al 18’. Quando il portiere dei catanzaresi Pigliacelli, stavolta non impeccabile con i piedi, ha suo malgrado favorito il recupero palla cesenate vicino alla linea di centrocampo con un conseguente rapido ribaltamento di fronte sull’asse Berti-Shpendi-Kargbo. Azione da cui è scaturito il meritato 1-0 dei locali. Il Catanzaro ha anche protestato per una trattenuta di Cioffi, nella circostanza in tutta onestà più furbo che falloso, su Iemmello. Ma gol… buono. Ed è giusto! Al 25’ è invece stato il momento del cooling break (“pausa di raffreddamento”), perché anche se l’odierno turno infrasettimanale era valido nientemeno che per la 3. di campionato è sempre calcio d’agosto. E si gioca quindi alle temperature alte del periodo, anche di sera. A seguire: grandi emozioni al 36’ con un minaccioso Calò su punizione. E soprattutto al 41’ con l’ex Pisseri che si esalta su Ceresoli, parando una conclusione in apparenza perfetta per l’1-1. Mentre 2’ più tardi sono i soliti Kargbo e Shpendi a chiamare Pigliacelli a un doppio difficile intervento nell’arco di pochi secondi. Poi un finale nervoso con un paio di ammoniti, tra cui Antonini, e l’intervallo.
Ripresa horror per le Aquile
Al termine del riposo inizia una ripresa horror per le Aquile. Pronti-via, infatti, e un tarantolato Kargbo pennella un cross per Adamo che di testa fa 2-0. La rete taglia le gambe agli ospiti in balia dei padroni di casa, i quali ‘maledicono’ Shpendi per il tiro fiacco a tre metri da un comunque reattivo Pigliacelli che tiene a galla gli svagati compagni con una provvidenziale respinta. Caserta, allora, prova a mischiare le carte con ben tre cambi in… simultanea. Ma, all’atto pratico, cambia poco. Pochissimo! Certo il Catanzaro prova a fare densità in avanti, come si dice adesso nel calcio moderno, ma è solo un pizzico più propositivo rispetto a poco prima. Nel frattempo si arriva al 27’ ed è tempo di… cooling.
Un ‘raffreddamento’ al termine di cui entra Biasci nelle file giallorosse quando la mezz’ora è però ormai alle viste. E proprio al 30’ circa Adamo, ancora lui, prova il gol “spaziale” per dirla con il telecronista da Cesena. Al 33’, invece, giallo pure a capitan Iemmello per proteste. Un Re Pietro che al 42’ spaventa tutto il Manuzzi, esclusi i 633 supporter catanzaresi, con un guizzo dei suoi. Ma palla fiori! Al 90’ ci sarebbe tuttavia l’occasione giusta per riaprire una gara a senso unico. Miracoli del… pallone. Perché Turicchia crossa, al bacio, per Bonini che lotta in area, mette giù la sfera e uccella Pisseri.
Sarebbe il 2-1, ma proprio quando tutti pensano a una possibile carica dell’attaccante ai danni del difensore in realtà di fallo ce n’è un altro. Di mano. Ed è netto. Ecco allora che il Var Maggioni di Lecco richiama il collega Collu di Cagliari che subito annulla il gol e di fatto chiude la contesa.