Con alcuni stralci tratti dal Web
Un uomo è morto e un altro è rimasto ferito nel corso di un conflitto a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Al 118 era stata segnalata una sparatoria, l’uomo deceduto presenterebbe lesioni da arma da taglio, il ferito, un 49enne, da arma da fuoco.
È accaduto per strada, in via Besozzi, alle 10.45. Sul posto 118 e carabinieri. L’omicidio è avvenuto al termine di una lite in ambito ultras Inter. La vittima è Antonio Bellocco, di 36 anni, mentre il ferito è Andrea Beretta, 49 anni, attuale capo degli ultras nerazzurri. La vittima sarebbe vicino alla famiglia di ‘Ndrangheta omonima e negli ultimi tempi vicino al tifo organizzato nerazzurro. Non ci sono altre persone coinvolte.
Secondo le prime informazioni, la lite tra i due ultrà sarebbe scoppiata all’uscita della palestra, una scuola di pugilato in via Besozzi 2, dove si erano andati ad allenare.
Al culmine dell’alterco, dentro una vettura Smart parcheggiata a ridosso del cortile, Bellocco avrebbe sparato con una pistola a Beretta, colpito a una gamba che a sua volta ha accoltellato Bellocco alla gola, uccidendolo. Soccorso dal 118, Beretta è stato portato in codice giallo all’ospedale San Raffaele di Milano.
La vittima, Antonio Bellocco, è considerato l’erede dell’omonima famiglia ‘ndranghetista, basata a Rosarno (Reggio Calabria). È il nipote del boss storico, e il figlio di Giulio Bellocco, deceduto nel carcere di Opera (Milano) dove si trovava detenuto in regime di 41 bis.
Lui stesso aveva precedenti per reato di crimine organizzato. Il suo arrivo, da circa un anno, nel direttivo ultras, avrebbe creato malumori nella gestione della curva, per via del suo peso, e dell’amicizia con Marco Ferdico, l’indiscusso capo degli ultras nerazzurri su cui però al momento pesa un Daspo decennale e che quindi ha formalmente lasciato il comando proprio a Beretta.