Antonio LomonacoAntonio Lomonaco

Riceviamo e pubblichiamo

Raccapricciante quello che siamo stati costretti a vedere in un video girato su viadotto Kennedy in Catanzaro . Un video in cui si notano delle ragazze che bullizzano un giovane portatore di handicap.

E’ stata la mamma del ragazzo a condividere con parole molto dure l’episodio, ed è chiaro che l’Ufficio del Garante per la tutela delle vittime di reato sarà a disposizione di questa famiglia per qualunque tipo di azione che intenderà intraprendere. Non possiamo tacere di fronte ad episodi che non possono essere banalizzati come delle semplici bravate.

Anche la condivisione del video da parte di gente adulta, seppur animata da buone intenzioni, non può essere accettata. Il compito di costoro è di educare le giovani generazioni sulle conseguenze delle proprie azioni, ma soprattutto sul valore dell’inclusione.

L’Ufficio del Garante per la tutela delle vittime di reato da mesi sta lavorando ad un progetto contro il bullismo, ma questi episodi, evidentemente, ci suggeriscono che probabilmente occorre lavorare di più sulle famiglie, affinché tengano gli occhi aperti sui comportamenti dei loro figli.

Scelgo di mandare questo comunicato senza condividere il video perché ciò significherebbe dare visibilità a chi al momento ha bisogno soltanto di essere accompagnato in un percorso di consapevolezza, proprio di chi ha la necessità di riflettere sugli errori commessi.

L’Ufficio del Garante si farà carico di promuovere un incontro tra la famiglia del ragazzo vittima di bullismo, le famiglie delle ragazze, nonché le rispettive scuole di appartenenza al fine di evitare altri episodi simili. Al momento, c’è spazio solo per la solidarietà e la riflessione.

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