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Riceviamo e pubblichiamo

Ogni mese ci tocca scrivere all’azienda che si occupa, secondo capitolato, delle pulizie e sanificazione dei reparti ospedalieri di Catanzaro. Ogni mese i materiali monouso non ci sono, bisogna pulire con le “mani e con l’acqua del rubinetto”; questa è la situazione che ci si rappresenta a Catanzaro, siamo nelle condizioni di non poter più garantire il servizio di pulizie ai degenti dell’ospedale perché la ditta appaltatrice sta lavorando al depauperamento del servizio.

Abbiamo già nei mesi scorsi messo all’attenzione della ditta la problematica e dopo vari giorni di lavaggio con acqua di rubinetto qualcosa è arrivata, ma il problema rimane costante, con la complicità, a questo punto, della direzione dell’ospedale che più volte informata ha messo i tappi alle orecchie, evitando di rispondere, con tutto ciò che dovrebbero essere loro impegno, per primi, verificare la pulizia dei locali dove gli ammalati “vivono”.

Un appalto che non solo non riconosce i carichi di lavoro oppure i rischi connessi al lavoro come quello biologico, visto che l’80% di tutte le infezioni ospedaliere riguardano proprio i reparti specifici dove ogni giorno i lavoratori delle pulizie prestano la loro opera e vengono a contatto con: • Tratto urinario – Infezioni sito chirurgico – Apparato respiratorio Batteriemie – Infezioni associate a cat. Intravascolare centrale… .

Dove ogni giorno si rischiano Infezioni in ospedale, ed il concetto della ditta appaltatrice è quello della disinfezione ambientale con l’acqua!! I prodotti detergenti disinfettanti delle superfici arriveranno – se arriveranno – non ce lo auguriamo; quando il personale ma soprattutto i degenti avranno contratto qualche infezione!

Le pulizie rappresentano il primo presidio sanitario contro alle infezioni ospedaliere, ridurre il servizio significa mettere in difficoltà la salute dei pazienti.

Il comunicato odierno serve a dare maggior visibilità rispetto al lavoro che stanno svolgendo le dipendenti. Nelle more stiamo predisponendo richiesta di incontro al Prefetto di Catanzaro, prima di avviare le procedure di agitazione per chiedere un confronto per migliori condizioni di lavoro e riconoscimenti contrattuali.

Sciopero? In caso di mancate risposte arriveremo sicuramente anche a quello. Non possiamo accettare le inadempienze contrattuali dell’azienda ricadano sugli ammalati e sui lavoratori. Per tali ragioni andremo avanti con denunce e scioperi.

Fino a qui la denuncia pubblica sugli organi di stampa come USB, in attesa di avviare tutte le prerogative sindacali, poi vorremmo ricordare che ci sono loro, le donne, le lavoratrici che svolgono un ruolo fondamentale all’interno dell’ospedale regionale, ruolo che spesso si tende a dimenticare parlando esclusivamente di medici, infermieri e OSS senza le pulizie, al contrario, qualsiasi ospedale si bloccherebbe subito.

In un periodo delicato, non solo per il post-Covid, ma per il fenomeno drammatico delle infezioni multi-resistenti, la qualità del servizio di pulizia e sanificazione dovrebbe essere al massimo livello di standard, ma così non accade a Catanzaro! USB

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