Ieri, a festeggiare in un ristorante per una buona notizia una volta tanto, c’eravamo noi e forse anche, in qualche altro come ovvio, la neo-sovrintendente del Mario Foglietti, Tonia Santacroce. Destinataria dell’ultima nomina, solo in ordine di tempo, fatta da Nicola Fiorita. Preceduta, però, da un incaricuccio al suo grande amico patron dell’Mgff (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=5182). Ma attenzione: nella Città del Peccato nulla è ciò che sembra. Ed allora Fiorita, in realtà, ha perculato il patron, evitando però di umiliarlo pubblicamente e mascherando un… bruciante esonero da destinazione ad altro (e prestigioso) incarico. Del resto, è almeno un anno che Fiorita lo aveva sfanculato, malgrado l’amicizia, tanto che il noto ormai ex sovrintendente ad ogni spettacolo del Teatro veniva surrogato sul palco dal dg Aldo Costa. Ma come, proprio il patron, che avrà tante doti tuttavia non certo quella di stare dietro le quinte? Sembra impossibile, lo sappiamo bene, eppure era stata questa la… ripicca nei confronti di un sindaco insensibile persino all’accorato appello di Marco Polimeni. Il quale voleva salvare il posto al patron. Che intanto, dal canto suo, con la ‘latitanza’ dal Foglietti forse si domandava: “Mi si nota di più se ci sono o se non ci sono?”.

Ma perché se Fiorita è amicone del patron, lo avrebbe così maltrattato? Ecco il motivo

Fiorita era così vicino al patron da cacciarlo? Non ha senso, direte voi, cari lettori. E invece no! Il senso ce l’ha. Eccome! Nick aveva promesso quel posto a Santacroce. Come risaputo, anche dalle pietre a Catanzaro, moglie del potente tycoon e soprattutto attuale proprietario dell’Us Catanzaro Floriano Noto. Che in questo momento al sindaco di… minoranza Fiorita serve molto di più del patron dell’Mgff. E, quindi, “ciaone” al patron. Che pur serve e vanta formidabili appoggi, sì certo, ma nella circostanza meno appetibili e ‘funzionali’ per il sindaco stesso. “È l’interesse politico, bellezza”, avrà sorriso tra sè e sè Fiorita nel comunicarlo peraltro a uno che parla la sua stessa lingua. Ma non si poteva certo, ribadiamo, anche umiliare lo sconfitto. In qualche modo da indennizzare (non sia mai!). E poi potrebbe sempre tornare utile in futuro. Ma in che modo si poteva soddisfare ‘mister incarico pubblico?’. Bella domanda. Perché non è uno scherzo accontentarlo! Mica basta poco. Fiorita, allora, aveva pensato di dargli il posto da dg del Foglietti in uno, questo sì spettacolare, valzer di poltrone. Peccato però che proprio per quel posto ci voglia una laurea vera. E non una qualunque. Che sfiga! Esiste ancora qualcosa per cui non basta essere ‘pappa e ciccia’ con Kevin Costner o Michel Platini o con chissà chi altro? Possibile? Caspita, si.

La solita ‘geniale trovata’ di Nick

Niente Foglietti, quindi, per il patron. E dunque? Pensa che ti ripensa, il ‘diabolico’ Nick ha trovato la soluzione per provare a salvare capra e cavoli. O almeno per darne l’impressione. Che vedremo se, e quanto, costerà alla città. Una Catanzaro in cui poi Fiorita stesso piange sempre beffardamente miseria per mancanza di fondi. Salvo, però, non far  mancare i soliti 60mila € all’Mgff (prelevati dal Fondo di Riserva e quindi sottratti ad altre necessità, al contrario di quanto scrivono i lacchè sui social). Mai! Perché vi abbiamo molto spesso detto come Catanzaro sia dominata da poteri che vanno molto al di là, e sono molto al di sopra, della politica. E se vuoi arrivare a realizzare certi sogni, anche se hai talento e capacità, devi necessariamente baciare certi anelli. Metterti insomma a completa disposizione e soprattutto mostrarti affidabile. Arti, per così definirle, in cui Nicola Fiorita e il suo grande amico, patron dell’Mgff, sono olimpionici. Ovvero, campioni olimpici, da medaglia d’oro. Gente che per dirla con un altro grande amico loro, Massimo Mauro, “sa stare al mondo!”. Un Mauro da noi citato perché artefice della pur non molto apprezzata (dalla città) recente visita di Platini al sempre più geriatrico Festival del citato patron montepaonese. Ma questa è un altra storia.

Il monito ai catanzaresi malgrado l’incidente di percorso della laurea (‘vera’) mancata per il patron

Le regole auree del capoluogo per chi vuol fare carriera. Mai essere “rancorosi”; mai “respingenti”; avere sempre la parola giusta per tutti e un sorriso, non importa se finto, onnipresente.  Bisogna essere positivi insomma. Mai socialmente invidiosi e sempre a 90 gradi, soprattutto di fronte ai potenti o sedicenti tali. Eccolo il vademecum per il perfetto giovane in carriera. Altro che soldi e tempo buttati per Bocconi, Sapienza o perfino Sorbona, Oxford, Mit o Harvard. Lì mica conosci Costner o Platini, tanto per dire! E se pure perdi un buon posto, ne (ri)guadagni altri 4 o 5 in un battibaleno. Ma siccome noi siamo cazzoni e la pensiamo all’opposto, speriamo pure che un giorno dalla nostra amata Catanzaro sparisca anche il costoso, inutile, Festival delle Star molto… age. Fantascienza? Sì, vero. Ma che ci possiamo fare se “whe have a dream”. Un piccolo sogno, in fondo. Che volete sia di fronte alla Grandezza altrui…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *