Catanzaro, un Fiorita a caccia dell’effetto Lucano denuncia Feltri. Che se però vedesse un Consiglio, subirebbe il Maxiprocesso. E nui intantu perdimu l’occhi e guardamu i…

Catanzaro rassegnati! Ti toccheranno 3 anni di operazioni simpatia e atti mirati alla collocazione in Parlamento di Nicola Fiorita. Che ormai non passa giorno in cui non parla di Autonomia Differenziata, temi inerenti al Governo del Paese, “fascioleghisti vergogna” e da ieri anche Vittorio Feltri. Motivo? Una delle tante uscite, bizzarre e provocatorie, dello stesso direttore che in passato ha peraltro detto ben di peggio. Ma si tratta di battute. Talvolta azzeccate e con un fondo di verità, molto più spesso fuori luogo. Come appunto nel caso di quella sul vestiario della cameriera catanzarese. Feltri razzista, allora? Può essere, anzi forse è, ma a noi che ce ne fotte? Al massimo gli si dedica un post social di pubblica esecrazione. Ma, come direbbe appunto la cameriera di Catanzaro o Roccacannuncia, c’è un… però. E pure bello grosso!

Le velleità di notorietà e carriera di Nick stanno bloccando una città

Il vero problema è che tu, caro Nick, sei a caccia dell’effetto Lucano per fare carriera, consigliato in tal senso dai tuoi consulenti per la Comunicazione. Perché, sapendo come per un nuovo mandato da sindaco malgrado manchino ancora tre anni, hai le stesse possibilità che ha Joe Biden di (ri)fare il presidente Usa, cerchi notorietà oltreconfine. E allora ecco la nostra provocazione: mandare a Feltri una registrazione di un consiglio comunale. E poi fargli commentare non tanto certi outfit, su cui sorvoliamo per carità di patria, quanto sulla grammatica e la sintassi dei nostri rappresentanti del popolo. E certe frasi in latino tipo “pecunia non ole(a)t (ma non si sa se oleat di semi o di oliva, ndr)” o gli anglicismi quali “top pl(a)yer” pronunnciato cioè come si scrive e non con la e: top pl(e)yer. A cui ad esempio ricorre con invidiabile disinvoltura chi ha già serissimi problemi con l’italiano, figurarsi con l’inglese e addirittura il latino. Ragion per cui caro Nicola “Mimmo” Fiorita magari prima di inventarti anche qui il “Villaggio dei Migranti” per copiare il tuo ultimo, solo in ordine di tempo, riferimento politico, pensa a governare la città.

Le vere priorità a cui Fiorita non pensa, cercando invece di finire sui media nazionali ogni giorno

Nick, te lo ripetiamo! Pensa quasi esclusivamente al Ceravolo che diventa navigabile se piove forte mentre sullo stadii di Dortmund si abbatte un… tornado e il campo resta un biliardo. E qui, invece, prima di Catanzaro-Venezia il tuo fido luminare, che ha diretto il rifacimento del manto erboso da insegnante di scuola superiore, aveva reclamato il Nobel per l’Agronomia. Salvo dire, a ‘frittata fatta’, “ha stato Abramo con la palazzina”; alla cosiddetta passerella di Lido; al porto che forse vedremo prima dell’estinzione del genere umano sul pianeta terra al pari dell’acqua potabile nella zona Sud; alla sicurezza in quest’ultima area, alla viabilità; alle mense scolastiche; a un’Amc interesseata da una ‘strana inquietante vicenda’ su cui noi abbiamo oltretutto un’idea precisa; al tuo innaturale rapporto con la destra talerichiana, talliniana e non solo, che non piace di certo al tuo omonimo nuovo capo Fratoianni; alla pulizia delle strade; ai cinghiali a… zonzo; ai randagi e… . Basta non possiamo scrivere mille righe. Te lo diciamo in slang allora: Atru ca Feltri, pecchi perdimmi l’occhi e tu, come al solito, per i tuoi interessi personali va guardandu i pinnulari”.