Un esempio di tre organismi italiani, molto diversi tra loro ma in fondo sempre di emanazione politica, completamente inutili? Eccovi subito la risposta: le commissioni parlamentari d’inchiesta (mai arrivate a scoprire o appurare un ca@@o di niente); i tavoli di concertazione sindacale (efficaci solo quando la parte datoriale ha deciso una certa cosa, facendo finta per mera convenienza che vi abbia contribuito il sindacato) e infine il forum (leggasi la chat) del Pd Catanzaro. Quest’ultimo, in particolare, dovrebbe essere il ‘luogo’, seppur virtuale, di confronto dei membri di un partito ormai a Catanzaro tragicomico nel suo agire. E lo diciamo non per una forma di antipatia. Bensì perché davvero ci fa sorridere la voglia che ha di mostrarsi l’ultimo dei grandi (autentici) partiti nazionali con i suoi riti, tradizioni e articolazioni, proprio all’insegna di infinite discussioni… collegiali. Ma purtroppo con l’impatto di una zanzara su un elefante. Bla, bla, bla a oltranza, che sortiscono effetti pari allo zero. Malgrado ciò, i pareri su tutto e tutti non mancano. Ribadiamo. Peccato che però poi contano, per dirla alla catanzarese, quantu u dui e coppi quandu a briscula va a dinari. E pensiamo non servano traduzioni. Ma riteniamo altresì che per la principale forza di sinistra(?) in una città attualmente governata dalla sinistra (solo sulla carta) tale dato sia sconfortante, per non dire mortificante.

Ma cosa si sono appena detti in chat i Dem di “casa nostra”?

I nostri fidati… informatori in casa Dem ci hanno stamani riferito degli ultimi esilaranti argomenti di discussione che hanno tenuto banco sul gruppo Whatsapp dei Dem locali. ‘Dialoghi’, animati e a più voci, in cui pare che, al solito, un grande ruolo lo abbia giocato Jasmine Cristallo seppur dalla sede romana. Ma procediamo con ordine e quindi con il primo argomento: assessore Marina Mongiardo non più gradita all’appena citata Jas che mediterebbe di avvicendarla con Beppe Apostoliti (leader dell’Arci); secondo: le esternazioni di Aldo Casalinuovo, censurato per aver confidato il proprio malessere alla stampa, e terzo: la photo opportunity di Fabio Celia con mezzo centrodestra a supporto della sinistra fioritiana al De Nobili in una Catanzaro in cui ormai, per dirla alla Vincenzo Salemme, la realtà è fatta dal “teatro che mima la vita”. 

Primi due argomenti dibattuti in chat dai Dem

Sugli aspetti relativi alle vicende Mongiardo e Casalinuovo, curiosamente ex colleghi di Giunta, c’è poco da dire. La Mongiardo, infatti, la scorsa estate è forse stata lasciata al suo posto in Giunta perché asseritamente protetta da Jas. Mentre poi (nell’estate ancora in corso) è stata lasciata dov’era forse proprio perché pare abbia raffreddato i rapporti con la stessa Cristallo. Dal canto suo nel frattempo in rotta con il sindaco Nicola Fiorita da cui è stata perculata (elettoralmente parlando) in favore di Mimmo Lucano alle Europee del recente secondo weekend di giugno. Chissà, allora… . Fatto sta che Cristallo, soprattutto adesso, non ha alcuna influenza sulle scelte di Fiorita. E, oltretutto, la sostituzione di Mongiardo con Apostoliti ‘sballerebbe’ il fattore “quote rosa” nell’Esecutivo, imposto dalla legge vigente. Un’altra boutade (battuta) sembra poi la censura a Casalinuovo, reo di aver parlato con la stampa contro Fiorita. Peccato, però, che a essere precisi l’Aldo Furioso, o “rancoroso” per dirla con il sindaco se preferite, non abbia rilasciato interviste o inviato comunicati stampa. Bensì abbia esternato su uno dei suoi profili Fb il disappunto contro Nick. Ma tant’è, lo stimato penalista sempre per dirla sulla catanzarese “iu pe grazia e trovau giustizia”. Pure qui, traduzione superflua!

Tra le cose che avrebbero fatto storcere la bocca ai Dem catanzaresi anche la photo opportunity di Celia con mezzo centrodestra locale

Una foto che fa discutere. O meglio: avrebbe fatto discutere, anche e soprattutto, in casa Pd Catanzaro. Ci riferiamo a quella che ritrae in uno dei suoi locali il capogruppo del Pd al De Nobili Fabio Celia (peraltro anche amico nostro in quanto nostro editore per 15 mesi e successivamente, dopo circa 3 anni di interruzione dei rapporti lavorativi, sponsor del blog per altri nove mesi) con alcuni colleghi di ogni schieramento.

A cominciare da Gaetano Stagno (a lungo braccio destro del maggiorente forzista Mimmo Tallini, ma nella circostanza l’unico a non essere consigliere nel capoluogo); Gregorio Buccolieri (Psi); Manuel Laudadio (Lega, ex Pd); i talerichiani Francesco Scarpino e Raffaele Serò e infine Antonio “Jonny” Corsi (Misto, ma anche lui con un passato un po’ di qua e un po’ di là tra Sergio Abramo ed Enzo Ciconte ad esempio). E proprio sulla presenza di quest’ultimo approfondiremo a breve. Sul resto, invece, è chiaro che la foto non stupisce affatto. La città è quella che è. Accade di tutto, non solo in politica, ma mutuando Aldo, Giovanni e Giacomo, “nulla di serio”. E poi a Celia, per carattere, piace tanto ‘mostrare e mostrarsi’ oltretutto stavolta in una riunione conviviale tra avversari non certo nemici. Ci mancherebbe! E infine: è chiaro a tutti che quanto succede in Consiglio nel 99.9% dei casi è fiction con copioni in base a cui bisogna urlarsi contro “fascio-leghisti, Kommunisti, ha stato Abramo, tu mangiavi con…”.

Ma appunto come se si stesse recitando una scena teatrale. Litigare sì, ma niente di serio, appunto. Perché ci sono ben altre questioni in gioco per l’intera assise e i 33 membri che la compongono come per dirne una: il futuro, urbanistico, di Lido. Di cui diremo, carte alla mano, tra qualche tempo mentre si vedono già le prime… idee degli investitori privati prendere corpo. Palazzi di pregio, e in “zone strategiche del quartiere (vista mare, magari)”.

Perché lo Spritz tra Celia e Corsi fa sensazione

A leggere certi messaggi Wa, da noi opportunamente conservati, vien quasi da ridere. Ecco perché diamo poca confidenza a chiunque, malgrado il mestiere svolto, proprio conoscendo… luoghi, fatti e personaggi, di questa singolare, strana e spesso stupefacente, città che è Catanzaro. Dove a fine agosto 2024 Celia (che forse con la foto di cui si parla ha voluto mandare un messaggio subliminale al Pd, dicendo “lo vedete come qui mi vogliono tutti…”) e Corsi levano uniti i calici, di Spritz, e fanno due chiacchiere in allegria. Perché non si può?

No, si può. Eccome! Solo che riavvolgendo il nastro dei ricordi e tornando all’estate 2023 ci viene in mente: ma Corsi non era colui che sollevava pesanti dubbi sul concorso per il capo dei vigili urbani, dicendo addirittura di essersi a lungo confrontato con gli organismi competenti? Ma vi è di più. Molto di più. Corsi non era colui che dai microfoni della civica assise (dall’Aula Consiglio della Provincia a quel tempo, perché il Comune capoluogo è senza sala assembleare ormai da quel “dì”) gettava pesanti e ‘opache’ ombre sul collega Fabio (leggi qui:
https://irriverenteblogdanilocolacino.wordpress.com/2023/08/01/comune-catanzaro-duello-al-calor-bianco-a-suon-di-note-stampa-fra-celia-e-corsi/)?

E non era colui che si spingeva addirittura fino al punto di ipotizzare come Calabria7 (webgiornale di proprietà dello stesso Celia, chiuso da qualche mese) fosse una sorta di ‘braccio armato’ del suo editore? Un giornale cioè che, asseritamente, assecondava, sino quasi a farle coincidere, la linea politica del patron con quella editoriale. Tanto che chi gestiva C7 insorse, definendole “accuse gravi, insensate, e del tutto immotivate!”. Ma forse ci confondiamo e allora in questa simpatica Città del Peccato, dove tutto è rovesciato, leviamo idealmente il bicchiere, di Spritz, anche noi e diciamo: “Prosit”.

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