Catanzaro-Sudtirol apre la stagione, in campionato, di Aquile e Altoatesini. Il Nicola Ceravolo al solito ribolle d’entusiasmo per i propri beniamini. Dopo la lunga pausa estiva, del resto, c’è ancora più fame di calcio e di tifo, se possibile. Ma la partenza dell’Aquilani-band è con le marce basse. Di quelle che gli ardori del proprio pubblico li spegne, più farli (ri)bollire. Di positivo, stasera, per Il campione Iemmello & Co. c’è, dunque, solo il risultato. Un 1-1 e quindi un punto d’oro per quanto visto in campo con la squadra di Fabrizio Castori molto più in palla.
Primo tempo:
Inizio shock per il Catanzaro, che forse paga l’emozione dell’esordio davanti al suo numeroso e caloroso pubblico. Già al 9’, infatti, gli ospiti provano a pungere. Prima con Merkaj e a seguire con El Kaouakibi, che mette un preciso cross sulla testa di Coulibaly. Il quale però impatta debolmente. Pallone… innocuo tra le mani di Pigliacelli. Al 12’, tuttavia, lo stesso Coulibaly conquista un buon calcio di punizione dopo un contatto con Antonini. E sulla conseguente conclusione di Casiraghi è Kofler a sbloccare il match. È 1-0 per i bolzanini. Che al 15’ con Pecorino e al 21’ con il… solito Casiraghi tentano di fare il bis. Il Catanzaro sbanda, ma al 24’ il match si ferma per il cooling break. Del resto, siamo sempre al 24 di agosto, anche se si gioca alle 21. Finita la pausa, i giallorossi danno segni di… vita. Ma non fanno più di tanto, anche perché gli uomini di Castori dimostrano di aver assimilato in fretta l’esperienza del loro ultrasettantenne neoallenatore, spezzettando spesso il gioco e quindi rompendo il ritmo dei padroni di casa. Al 39’, comunque, Rispoli si guadagna la possibilità di trafigge Adamonis. Tiro alto. E dopo qualche altro minuto, con 3 di recupero, l’arbitro Allegretta di Molfetta manda tutti a bere qualcosa di fresco negli spogliatoi per l’intervallo.
Secondo tempo:
Inizia la ripresa e Pontisso al 6’ prova a dare la sveglia ai giallorossi. Ma passa poco e al 9’ nel giro di neppure un paio di minuti, un ispiratissimo Casiraghi e soprattutto Merkaj vanno vicini al 2-0. Nella seconda occasione ci pensa però Pigliacelli a tenere il match ancora aperto. Ultimi due calciatori ancora protagonisti, con il medesimo epilogo, al 12’. Ed è un nulla di fatto provvidenziale per i locali, perché al 15’ Re Pietro (Iemmello, of course) quasi dalla… spazzatura della partita catanzarese fin lì trova l’1-1. Un colpo da maestro con un’invenzione nello… stretto. Il Sudtirol schiuma rabbia e al 18’ vorrebbe un “rigore-regalo” per un presunto contatto fallito in area. Il sig. Allegretta non li degna di uno sguardo. Si prosegue, dunque. Al 24’ ancora punizione per gli ospiti e manco a dirlo ancora dialogo tra Casiraghi e Merkaj, ma niente di rilevante. Poi il cooling break della ripresa. Si ricomincia e Merkaj, azionato da Tronchin, grazia di nuovo Pigliacelli. Poi, alla mezz’ora, girandola di cambi da una parte e dall’altra. Esce, tra gli altri, il tarantola Casiraghi è gli ospiti calano visibilmente. Ritmi più bassi, anche perché il periodo è ancora pienamente estivo. Il Catanzaro, allora, prende campo e si fa vedere dalle parti di Adamonis con Pontisso e Cissè tra il 36’ e il 39’.
Conclusioni:
Catanzaro ancora molto imballato. Forse a causa del modulo tattico predisposto dal nuovo tecnico Alberto Aquilani, forse (o più probabilmente) in ragione della preparazione precampionato. Sembra del tutto evidente, assai diversa da quella degli avversari altoatesini di stasera. Che hanno corso il doppio dei rivali e sono usciti con solo un punto, esclusivamente per la scarsa vena di uno sciupare Merkaj. Mentre i tifosi del Catanzaro si sono potuti consolare con il loro Re, Pietro Iemmello. Che giocatore. Una salvezza e una sicurezza in momenti di… magra come oggi.
