Siamo nella giornata, prenatalizia, dell’ormai rituale e immancabile commemorazione sugli spalti del Nicola Ceravolo dell’indimenticato Massimo Capraro. Ultrà prematuramente scomparso in un tragico incidente stradale qualche decennio fa, a cui è intitolata la Curva Ovest. Sul campo, invece, Catanzaro e Spezia si giocano tanto. I padroni di casa vogliono infatti consolidare il piazzamento playoff, conquistato domenica scorsa con il primo blitz fuori casa della stagione a Palermo, mentre i liguri cercano di affacciarsi alle spalle della lepre Sassuolo al secondo posto. Che, come noto, apre le porte alla serie A evitando la “lotteria” dei playoff. Ne viene quindi fuori una partita godibile, di cui ecco a voi il… film.
Primo tempo:
Dopo la canonica fase di studio, con un paio di schermaglie da una parte e dall’altra, il primo… squillo. E che squillo! L’eurogol del vantaggio ospite, firmato Pio Esposito. Il quale al 18’ si inventa il punto del momentaneo vantaggio per i suoi con una saetta che pietrifica Pigliacelli. Al 35’ altra azione fulminea con Wisniewski che, lanciato sul filo del fuorigioco, minaccia ancora Pigliacelli come Falcinelli al 36’. Mentre al 39’ ci provano prima Salvatore Esposito e poi Degli Innocenti in rapida successione. E a seguire Bertola colpisce di testa su punizione, ma è fuorigioco. Solo che nel frattempo ci sono “storie tese” al limite dell’area tra Wisniewski e Scognamillo. Ammonta entrambi. Poco altro prima del duplice fischio.
Secondo tempo:
Il rinunciatario Catanzaro dei 45’ minuti di partenza deve cambiare marcia se vuole evitare il Ko interno. E, almeno in avvio, sembra farlo. Al 12’, infatti, Bonini innesca Pittarello toccato leggermente in area da Mateju. Un incrocio di gambe e una spinta che però per Marchetti sono comunque un fallo. È quindi rigore. Cancellato, tuttavia, dall’offside dello stesso Pittarello ravvisato solo dal Var. Al 18’ punizione velenosa di Esposito S. Mentre al 21’ è il giallorosso Buso che maramaldeggia in area, ma venendo alla fine in qualche modo contenuto dalla difesa spezina che ne devia la conclusione in corner. Al 24’ sono invece Elia e Soleri ad andare pericolosamente al tiro sul fronte opposto. Non c’è un attimo di… stanca e al 27’ è Iemmello ad avere due occasioni nella stessa azione. Ma niente da fare. Al 33’ le Aquile reclamano un secondo rigore, stavolta ignorate dall’arbitro mentre sugli sviluppi del doppio tiro di “Re Pietro” è il portiere ospite Gori a strozzare l’urlo del gol ai tifosi giallorossi con un’autentica prodezza su Pittarello. La gara va avanti a ritmi veloci fino al 90’. Quando Marchetti comanda ben 7’ di recupero. Ma non succede più alcunché e termina 1-0 per gli spezini.
Conclusione:
Partita tutto sommato buona per il Catanzaro che giocava sì davanti al pubblico amico, ma contro un avversario con ambizioni di promozione diretta in A. Peccato per il vecchio vizio, per così definirlo, di un primo tempo letteralmente regalato ai pur forti rivali.