Il megapubblico presenteIl megapubblico presente

Articolo e foto tratti da Il Sole 24Ore

«Amore sopra la paura». È la frase più citata tra quelle che Vasco (Rossi, ma serve un cognome?) ha detto alla moltitudine di Modena Park. Una frase bella, importante, certo; eppure, immersi per ore nella folla dei fortunati che hanno vissuto la magica notte, non sembra quella la più adatta a raccontare quello che è accaduto. Il timore di attentati, certo. Le misure di sicurezza amplificate, moltiplicate, portate al loro massimo. Ma parlando e sentendo parlare i “ragazzi” del concerto – da Milano e Modena e ritorno, in 24 ore, con le antenne alzate, parecchie centinaia le ascolti, anzi, le “senti”, e sono un bel campione – quello che percepisci è che la narrazione del «concerto contro chi ci vuole chiudere in casa» era un punto secondario, una frase a effetto da telegiornale.

Certo, Vasco l’ha detta e ripetuta. Eppure a intonarsi con lo spirito di quei tantissimi è ancor di più quella chiusura, quel grido «Questa è la Woodstock italiana, la ce la farete tutti», che racconta come sul palco è andato in scena il racconto di una vita e nel palco il racconto di tantissime altre. Ecco, “Come nelle favole” ieri sera ha ribadito a quelli che “Vasco non fa più un disco da vent’anni” che invece lui c’è ancora, eccome. Che sa giocare anche con i suoni di quelli che vanno di moda adesso – e li supera a destra, mentre sui social network si scatenava l’ironia su chi potrà fare un Modena Park 2027 o 2037.

Ironia social, però, soprattutto sulla trasmissione televisiva dell’evento, criticata con il classico sarcasmo da Twitter (con qualche battuta irresistibile, per la verità; una tirava in ballo insieme Piero Angela e il porno, e ha avuto migliaia di condivisioni). Chi sta scrivendo questo pezzo non ha visto la trasmissione, quindi non può dire granché. Certo, c’è stata poca chiarezza, prima, su quello che la Rai avrebbe trasmesso e potuto trasmettere per questioni di diritti e forse il povero Paolo Bonolis è rimasto in mezzo a un equivoco. Poco importa, però: la trasmissione di Raiuno ha superato il 36% di share e anche questa entra nella storia, almeno degli ultimi anni.

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