Venti di guerra nel Pd cittadino, ma non solo, nell’imminenza del congresso provinciale utile per designare il successore di Domenico Giampà. E non poteva mancare! Ma stavolta con la particolarità che, a essere coinvolte nella… faida interna, non ci sono “mezze calzette”, come invece accade spesso, bensì big del partito locale. O persino superbig. I nomi? In rigido ordine alfabetico, senza galanteria per l’unica donna del novero, Ernesto Alecci, Jasmine Cristallo e Francesco Pitaro (quest’ultimo pare compulsivo ad andare in. . battaglia contro i primi due da un folto gruppo di “scontenti”).
Pd provinciale, ma che sta succedendo?
Facciamo chiarezza. Domani scadono i termini per la presentazione delle candidature per la segreteria provinciale con il congresso ad hoc già fissato per metà luglio prossima, malgrado le solite immancabili richieste di rinvio. Marchio di fabbrica del Pd locale, quando si vota al proprio interno. Al di là di questo però, entro circa 36 ore, chi non si presenta con tutti i documenti in regola non sarà candidato. Punto e basta! A prescindere dalla data del congresso. Sta di fatto, tuttavia, che un accordo Alecci-Cristallo (un po’ inatteso dopo gli accesi scontri tra i due del passato, pur essendo vero che certi personaggi poco graditi a Jas nel frattempo siano… spariti dai pressi di Alecci) avrebbe già designato il vincitore: Gregorio Gallello, il giovane e molto attivo sindaco di Gasperina. Di provata fede democratica e un tempo, ma forse anche ora, assai vicino all’ex plenipotenziario Dem calabrese Agazio Loiero.
Gallello for secretary? Apriti cielo!
Tutto fatto per Gallello unico aspirante al subentro a Giampà con questo po’ po’ di sponsor? Ma manco per niente. Apriti cielo, anzi. Il patto Alecci-Cristallo non è andato giù a molti, che peraltro non avevano gradito come il primo dei due avesse già espresso e fatto incoronare qualche anno fa il segretario provinciale uscente (come premesso il suo fedelissimo Giampà, anche lui sindaco ma di San Pietro a Maida) in barba a Giusy Iemma poi “consolata” con la presidenza regionale e Salvatore Passafaro non ricompensato da alcunché. La motivazione? Almeno quella “ufficiale” è che tale accordo avrebbe ignorato totalmente la logica della condivisione e il principio di concentrarsi su qualche rappresentante di un grosso territorio. Che, con tutto il rispetto, non è Gasperina, pur mettendoci vicina l’area interna del Basso Jonio catanzarese. Ma dietro c’è molto altro: in primis un cartello (per così definirlo) tra due figure di una certa caratura nel partito che spaventa gli altri.
Una guerra Alecci-Cristallo-Pitaro sarebbe uno scontro tra Titani locali Dem. “Che botte ragazzi!”
Vediamo di capire chi ci sarebbe in campo a battagliare per il congresso, tanto per farci un’idea. Parliamo di una dirigente nazionale per un soffio (leggasi per colpa di Nicola Fiorita & co., che le hanno fatto marameo non votando per lei) non diventata europarlamentare. Ma anche di un già pluri-primo cittadino (di Soverato) e attuale pluri-consigliere regionale. A cui, sempre secondo i soliti rumors, Cristallo avrebbe oltretutto delineato la possibilità di un’ulteriore candidatura “blindata” per l’assise di Palazzo Campanella in tandem (in virtù della doppia preferenza di genere) con la stimatissima sindaca di Borgia Elisabeth Sacco. Poco da fare, quindi, dinanzi a tale schieramento di forze. O forse no.
Perché un partito locale in cui la combattiva, e capace, Jas è amata da alcuni, tollerata da altri e avversata (anche apertamente) da altri ancora ha di fronte a sé una schiera di tesserati e militanti che si “toglierebbe una mano” pur di impedirle di conseguire una leadership consolidata.
Gente che quindi ha gridato al… commissariamento mascherato, considerato come Cristallo a fine estate scorsa abbia imposto un suo assessore a Catanzaro (Irene Colosimo) per nulla amata in casa Democrat e a Palazzo De Nobili e abbia poi bissato (stra)vincendo il congresso cittadino, subito dopo il periodo natalizio, con l’elezione di Antonio Calogero a metà gennaio. Ragion per cui i… dissidenti hanno individuato probabilmente la sola figura (non molti anni fa consigliere regionale con migliaia di preferenze e a seguire capostruttura del collega Raffaele Mammoliti) di politico e pure professionista di alto livello nelle condizioni di sbarrare la strada all’invisa coppia Alecci-Cristallo (da parecchi nel Pd catanzarese a dar retta a quanto ci arriva all’orecchio). A cui una parte del loro partito intende quantomeno rendere la vita assai più difficile, calando sul tavolo l’asso Pitaro. Mica, pizza r fichi! Semmai, un piatto gourmet.
