Nicola Ayroldi di MolfettaNicola Ayroldi di Molfetta

A dirigere Catanzaro-Sampdoria tra una manciata di ore sarà Giovanni Ayroldi di Molfetta. Un fischietto che porta il nome dello zio, ex arbitro di vertice con quasi 100 presenze in A. E come non bastasse con un padre (Stefano), ex Ddg di alto livello in C e soprattutto assistente internazionale top level e “fisso” in terna con un certo Roberto Rosetti di Torino. Un fuoriclasse, quest’ultimo, con cui Ayroldi senior ha ad esempio condiviso l’esperienza del Mondiale sudafricano del 2010. Dove, se non gli fosse sfuggito un palese fuorigioco in Messico-Argentina, sarebbe stato designato per la finale. Questo per capire di che livello si parla. E di quali geni familiari sia portatore Ayroldi Jr. Un predestinato, insomma. Che, non a caso, ha totalizzato un ruolino di marcia da record con l’esordio in A a poco meno di 28 anni e 3 mesi. Vale a dire il 19 gennaio 2020 in Bologna-Verona, finita 1-1. Una “rarità”, se si considera che un signore noto come Pierluigi Collina lo ha fatto “soltanto” a poco più di 30 anni e 11 mesi, tanto per rendere l’idea.

Il curriculum di Ayroldi Jr è davvero di tutto rispetto

Ayroldi, ad appena 33 anni e mezzo (è nato il 25 ottobre ‘91), vanta già ben 50 partite dirette in A, l’ultima delle quali una decina di giorni fa, con in generale gare come Juventus-Atalanta; Juve-Lazio; Fiorentina-Roma, peraltro diretta pure da suo zio Nicola Giovanni nell’ormai lontano 2005; Milan-Fiorentina; Lazio-Fiorentina e Bologna-Napoli. Oltre a 54 march (55 con quello odierna) in B. Malgrado ciò, nella corsa per l’inserimento delle liste Fifa è un po’ a sorpresa stato superato da due colleghi. Due Matteo, curiosamente: Marcenaro di Genova e Marchetti di Ostia Lido. Che pure hanno molte meno gare in A, e per giunta meno importanti, rispetto a quelle del pugliese. Il quale però potrebbe già rifarsi nel secondo semestre di quest’annata sportiva con il conseguimento del badge Fifa. Che arriverebbe dunque per lui a sole 34 primavere.

I precedenti del giovane e quotato fischietto pugliese con le Aquile in B

Al di là di quanto fin qui detto, è stato parecchio fortunato l’ultimo incrocio in ordine di tempo di Ayroldi con i giallorossi. Che risale esattamente a 12 mesi orsono, ovvero al Primo Maggio 2024. Giorno, di festa, della… folle partita con il Venezia (poi promosso tramite i playoff). Una sfida d’alta quota sospesa per l’allargamento del Ceravolo, in seguito a un improvviso nubifragio, ma poi ripresa e “ribaltata” dall’allora Vivarini-band in pieno recupero. Qualche mese prima, invece, lo stesso incrocio non aveva certo portato bene alle Aquile. Era infatti il 20 gennaio, quando un Catanzaro al tempo reduce da un periodo natalizio di forte flessione con la conseguente perdita del treno-promozione, quantomeno diretta, si era dovuto recare in provincia di Brescia. A Salò, per l’esattezza. O, per meglio dire, in Emilia sul campo neutro del Leonardo Garilli di Piacenza a causa dell’indisponibilità dello stadio della nota cittadina lombarda. Una trasferta affrontata per disputare la gara allora valida per la 21. giornata di B (edizione ‘23/’24) contro la cenerentola Feralpi, a fine stagione classificatasi penultima e retrocessa direttamente in C.

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