Scoppia il caso (o il caos, se preferite) sulla ‘solita’ chat del Pd per l’interpartitica di avantieri a Palazzo De Nobili. Di cui molti tra i Democrat cittadini hanno saputo dal nostro articolo. Incredibile, ma vero! Lo testimonia, del resto, l’ormai famigerata chat di cui sopra. In cui le domande in merito sono fioccate. Ma chi l’ha convocata… sta riunione? E quando? E soprattutto i partecipanti in nome e per conto dei Dem, Carla Rotundo e Carlo Troiano, chi ce li ha mandati? forse Picone? I diretti interessati hanno però minimizzato e in particolare così procrastinato la spinosa questione: “Ne parliamo domani (oggi, per chi legge, ndr) alla campagna di tesseramento del Circolo Centro Enzo Lauria”. Ma la risposta non ha affatto convinto. Anzi. Ha indispettito ulteriormente chi l’ha ricevuta. “Cosa c’entra parlare di questo argomento, per giunta in quella sede e in quella circostanza?”. Ecco che si sono infatti chiesti gli iscritti Dem sempre più perplessi. Oltretutto puntando il dito contro Troiano. 

Troiano (di più) e Rotundo (di meno) nella… bufera. Ma da dove spuntano? Forse sono espressione della nuova leader Marina Mongiardo

Membro della segreteria provinciale del Pd benché non delegato dal suo… capo Domenico Giampà a partecipare all’interpartitica della… discordia, Troiano non è certo adesso in testa alla hit parade delle simpatie del partito. Perché nei suoi confronti è  stata anche stigmatizzata la gestione, asseritamente personalistica. del tesseramento. E qui la faccenda si complica, assumendo contorni da… Un Posto al Sole. 

Considerato che è sotto accusa, per così dire, per essere inflessibile con l’assegnazione delle tessere ad alcuni. Mentre, al contrario, le elargirebbe ai suoi amici nel partito, come ad esempio Aldo Rosa, e addirittura ai parenti acquisiti quali i membri della famiglia Mongiardo-Righini. Vale a dire la figlia Doriana Righini, secondo i rumors la sua fidanzata, e la mamma di quest’ultima Marina Mongiardo. L’ex assessore al Bilancio (esterno o tecnico) fioritiano, cioè. Perculata da Nick all’atto della formazione del Fiorita-ter e probabilmente senza i voti necessari (neppure) per fare la capo-condomina. 

Ma improvvisamente ritrovatasi al centro delle dinamiche di un partito che, soprattutto nei vari ambiti locali, ci ricorda l’immaginaria Casa delle Libertà del geniale comico Corrado Guzzanti. Ovvero un posto dove tutti fanno… un po’ come ca@@o gli pare! Tant’è vero che anche la Rotundo sarebbe andata alla riunione dei partiti di sinistra catanzaresi (meno i pentastellati ma più Azione che in Regione sta a destra) in quanto carissima amica della Mongiardo. E hai detto un… prospero! È mica “pizza e fichi”, direbbero ancora nella capitale. 

A proposito di…. Mi Manda Picone

A proposito di Mi Manda Picone da noi citato in premessa, come ovvio al netto delle implicazioni con la criminalità organizzata che nel caso di specie non c’entrano alcunché, i poveri Rotundo e Troiano protagonisti della ‘strana’ interpartitica dell’altro ieri ci ricordano proprio la Luciella e il Salvatore Cannavacciuolo del citato film. I Lina Sastri e Giancarlo Giannini, insomma, che nella famosa pellicola dell’impareggiabile Nanni Loy erano in modo inconsapevole fuori contesto. Impegnati in una lotta pro l’ineffabile Pasqualino Picone. Sedicente operaio dell’Italsider, che in apparenza si era suicidato dandosi fuoco a tutela dei diritti dei lavoratori. Ma che in realtà aveva inscenato il suicidio per sparire, perché invece di essere un operaio era un camorrista. Una trama, grottesca e paradossale con alla base un gigantesco inganno, che tradotta e adattata alla vicenda da noi raccontata della riunione tra partiti pro Nick rivela la grande confusione che continua a regnare sovrana nel Pd locale. 

Nodo congressi

Base in subbuglio in cui, dunque, si fa largo il disappunto per l’assessorato ‘regalato’ a Jasmine “Jas” Cristallo e, per tramite suo, a Irene Colosimo. Ma c’è di più; il nodo congressi nei Circoli cittadini. Che non si celebrano proprio perché, con il vuoto di potere determinatosi in ambito catanzarese e non solo, il pactum sceleris (con mille virgolette) tra un paio di cacicchi locali avrebbe di fatto bloccato. Sarebbe ad esempio successo con il tacito accorduni tra la citata Cristallo e la vicesindaco Iemma (Giusy). Questo almeno dicono le “gole profonde” nel partito, con noi da sempre in contatto. 

Che ci riferiscono di come il duo Jas-Gius abbia appunto fatto saltare tutto, in attesa delle condizioni propizie per piazzare alla guida dei Circoli più importanti (Centro e Lido) qualcuno a loro gradito o addirittura disposto a farsi eterodirigere. Grave, gravissimo, se vero. Mentre la base che fa? Si costerna, s’indigna, s’impegna (chatta). ma poi getta la spugna con gran dignità. Solo che il malcontento resta. Anzi cresce ogni giorno di più!

Soprattutto a Lido (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=6784). Dove ancora qualcuno spera di svolgere il congresso il mese prossimo. Difficile, molto difficile. Anzi, più che altro, impossibile. Mentre nel centro città, ovvero nel Circolo Lauria, si è addirittura proposto per la segreteria il cugino della pluricitata Jas, Antonio Ionà. Peccato abbia simpatie di destra. E inoltre, fino alla… folgorazione parentale Democratica solito sfanculare il Pd pubblicamente. Roba che noi, in confronto, ne siamo quasi tifosi. Ma, lo ribadiamo, noi siamo solo ‘testimoni notarili’ di quanto accade. A destra come a sinistra. E non denigratori o fan, come chi fa propaganda asserisce. Questa, però, è un’altra storia!

Ragion per cui, alla luce di quanto fin qui scritto, si potrebbe chiosare, per dirla con lo straordinario Enrico Ghezzi, “Fuori orario, cose mai viste!”. 

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