Catanzaro-ReggianaCatanzaro-Reggiana

Diciamolo subito, prima di fare ogni altra considerazione, da un Catanzaro per noi molto più brutto rispetto all’anno scorso, ma quasi parimenti vincente, oggi contro la Reggiana ci saremmo attesi un Nicola Ceravolo da tutto esaurito. E invece, più di qualche vuoto c’era! Messo in rilievo ciò, va detto come il risultato odierno e il conseguente pari maturato al 90’ (più recupero) per noi rifletta il gioco di una squadra (le Aquile, of course) che anche quando vince non appare (quasi mai) dominante. A differenza, sempre secondo il nostro modesto parere, di quella entusiasmante e ottimamente allenata di un anno fa. Ma, bando alle ciance, veniamo subito al film della partita.

Primo tempo:

Il primo brivido arriva ad opera di Vido, che dopo appena poco più di 30 secondi dal fischio d’inizio di Sacchi di Macerata chiama Pigliacelli a un difficile intervento a terra, di piede, alla Garella. E il Catanzaro? Nel primo quarto d’ora fa poco. Eccetto battere una (contestata) punizione dal limite dell’area con Iemmello, finita però alta sulla traversa. E infatti al 15’ la Reggiana con Reinhart inventa un lancio al bacio per Marras che lavora bene il pallone e lo cede a Ignachitti, il quale infine aziona un Vido bravo a freddare un Pigliacelli in disperata uscita. Arriva dunque l’1-0, anzi lo 0-1. Ma al 18’ ecco la prima reazione delle Aquile con Pittarello che colpisce di testa, murato da Lucchesi sulla linea. I locali reclamano il rigore per un presunto fallo di mano, però non rilevato da arbitro e Var. Al 21’ gli emiliani ribaltano il fronte e con Ignachitti, un tarantolato, per poco non si portano sul doppio vantaggio (lo stesso giocatore si ripeterà peraltro in un’azione molto simile al 33’, di nuovo sfiorando il raddoppio). Al 24’, invece, gran botta dai 30 metri di Situm, ma pallone a lato. Al 39’ distrazione nella difesa giallorossa che rischia di portare Portanova sulla via della rete. Al 44′ altro giallo in area ospite, perché il Catanzaro pareggia con Scognamillo. Ma in realtà Sacchi ha fischiato un attimo prima, ravvisando una scorrettezza di Iemmello su Vido.

Secondo tempo:

Inizia la ripresa e dopo appena 3’ Reinhart prova a fare la… fotocopia dell’avvio di gara. Ma, come Vido nel primo tempo (che comunque si è rifatto circa 15’ dopo), trova l’opposizione di Pigliacelli. Nulla di fatto, dunque, come per il tiro di Iemmello al 6’. All’8’, invece, sugli sviluppi di un corner dalla triangolazione, per così dire, tra Iemmello, Brighenti e Scognamillo, per un soffio non arriva il pari. Appuntamento peraltro solo rinviato di una ventina scarsa di minuti. Al 12’, invece, c’è ancora una “velenosa” ripartenza della Reggiana e ancora un Vido pericoloso. Ma… contenuto dai rivali, con una deviazione in angolo. Al 18’ Sampirisi perde palla banalmente a centrocampo, il Catanzaro ne approfitta e con Pompetti dalla lunga distanza va ancora una volta vicino al bersaglio grosso. Alla mezz’ora Iemmello lavora palla per Scognamillo che fa 1-1 dal cuore della cosiddetta area piccola (sarebbe quella “di porta” in realtà per il regolamento del gioco del calcio) mentre però la Reggiana schiuma rabbia per un presunto fallo di Iemmello su Reinhart. Lungo controllo al Var (3’), ma per un possibile fuorigioco e non per la contestata scorrettezza su Reinhart. Non c’è niente di irregolare per la squadra arbitrale, però. È 1-1. Nel prosieguo, tuttavia, succede poco o niente e finisce giustamente 1-1.

Conclusioni:

Finisce 1-1 a sorpresa tra Catanzaro e Reggiana. Ma la sorpresa non c’è per noi, che abbiamo visto lo stesso gioco di sempre del Catanzaro. Che poco fa ha tuttavia frenato, perché giocando in un certo modo anche se sei forte spesso ti va bene. Ma talvolta rimani fregato.

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