“Questo è l’ombelico del mondo… dove non si sa dove si va a finire e… dove le regole non esistono, esistono solo le eccezioni”. Cantava così Jovanotti, ormai tantissimi anni fa, di sicuro non conoscendo la realtà catanzarese. Che, intendiamoci, non è l’ombelico del mondo. Ma altrettanto certamente è invece quella di un posto dove le regole effettivamente non esistono, perché esistono appunto solo le eccezioni. Purtropp!. E così, in una Città del Peccato (e del perenne accorduni) dove tutto è rovesciato, capita ad esempio che un grande talento come Piero Mascitti non abbia più potuto dare il suo enorme contributo. Eppure stiamo parlando di un uomo, innanzitutto onesto e lungimirante, che grazie alla stima e all’affetto di un artista del calibro di Mimmo Rotella aveva proiettato il capoluogo in una dimensione nazionale e internazionale.

Piero Mascitti, “tra le altre cose” l’ideatore del Premio Rotella alla Mostra di Venezia

Alla luce di quanto fin qui scritto non stupirà che, a inizio Millennio, Mascitti sia stato l’ideatore del Premio Rotella, essendo all’epoca direttore della Fondazione dedicata al geniale pittore catanzarese. Un’iniziativa quella appena citata che, sempre per merito suo, è stata nientemeno annoverata tra gli “eventi collaterali” della Mostra di Venezia (anche se non sappiamo se goda ancora di tale nobile status dovuto all’infaticabile e prezioso lavoro propedeutico di Piero). Il quale, stamani, ci ha contattato. Confessiamo con nostra grande sorpresa non vedendolo, e neppure sentendolo, da diversi anni ormai. Peccato però sentirgli esprimere profonda amarezza per quanto subito, a livello personale e anche patrimoniale (asserisce con convinzione) nella sua città.

Catanzaro non ha valorizzato, anzi ha quasi “punito” un fuoriclasse vero quale Piero (e non del “leccaculismo” come centinaia in città)

Catanzaro ha infinitamente deluso Mascitti (eufemismo!). E lo stesso Piero ritiene la sua città, in preda all’egemonia di un sistema generato da un contesto deviato e deviante, diretta responsabile del precario stato di salute con cui è alle prese da tempo. Su cui, come ovvio, non ci addentriamo per motivi di privacy, benché un coraggioso ed encomiabile Mascitti ne parli liberamente e con grande serenità. Così come sorvoliamo su alcune pesanti recriminazioni da lui fatte attraverso dei post social. ‘Messaggi’ che narrano vicende familiari e umane e situazioni specifiche in cui non vogliamo, e non possiamo, entrare per mancanza di conoscenza dei fatti e per assenza di elementi oggettivi a suffragio delle tesi esposte. Quello su cui invece siamo felici di soffermarci è quanto ascoltato e letto in merito alla “biografia di Mimmo Rotella, scritta con l’immenso giornalista Antonio Gnoli de La Repubblica”. Testo su cui – si apprende infine – “siamo già al terzo capitolo di un racconto avvincente della vita di Rotella, grande protagonista del ‘900 pittorico italiano, in stampa a fine 2024”. A noi non resta quindi che esclamare con tutto il cuore: “Sempre forza e ad maiora, Piero”.

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