Cinema Teatro Comunale CatanzaroCinema Teatro Comunale Catanzaro

Riceviamo e pubblichiamo

Un teatro che non è solo luogo di spettacolo, ma casa di comunità, di confronto, di memoria e di sogno.

Il Cinema Teatro Comunale di Catanzaro, diretto da Francesco Passafaro con la grande famiglia dell’Associazione “Teatro Incanto”, ha celebrato l’ottavo anniversario della sua rinascita con una serata densa di significato, tra parole che feriscono e curano, ricordi che commuovono e una promessa collettiva: continuare a coltivare cultura, con passione e responsabilità.

Protagonista assoluta, sul palco, la straordinaria Annalisa Insardà con lo spettacolo AbraCalabria, un’intensa prova d’attrice che ha scosso il pubblico per la sua forza narrativa, la capacità di far riflettere, di strappare sorrisi e insieme accendere pensieri. Uno spettacolo che è un atto d’amore lucido, profondo e onesto verso la Calabria, la sua bellezza e le sue ferite.

“AbraCalabria” è lo spettacolo della maturità e dell’appartenenza, come si legge nelle note di regia. È la stagione della consapevolezza: quella che non teme di indagare, anche con ferocia, i limiti e le contraddizioni di una terra che potrebbe essere tutto, e invece troppo spesso è lasciata sola, maltrattata, tradita da scelte politiche e culturali miopi.  Insardà, con voce limpida e corpo vibrante, attraversa temi come l’emigrazione, l’identità, il senso di comunità e la potenza della natura calabrese, restituendo al pubblico un viaggio poetico e potente, che commuove e rinfranca, unendo levità e verità.

«Mi sarebbe piaciuto che ci fossero tanti ragazzi a vedere questo spettacolo – ha detto Francesco Passafaro, direttore del Comunale – perché hanno bisogno di sentirsi dire delle cose sulla Calabria. Alcune magari le conoscono, altre no.

Ma credo che AbraCalabria sia uno di quei lavori che lasciano il segno. Questo è stato il nostro secondo incontro qui sul palco con Annalisa, e ce ne saranno altri.

E oggi, che festeggiamo 8 anni dalla rinascita del Comunale, voglio ricordare a tutti che questo è un teatro privato di tutto, che va avanti solo grazie ai nostri spettatori e alle aziende che ci sostengono – e che noi proviamo a sostenere. Questo palco è casa. Di cultura, di bellezza, di coraggio».

A prendere la parola anche il consigliere comunale e regionale Antonello Talerico, che ha voluto riconoscere pubblicamente il valore del lavoro svolto: «Francesco è riuscito a fare qualcosa che pochi avrebbero avuto il coraggio e la costanza di portare avanti: riportare il teatro al centro della vita culturale, con passione, sacrificio e visione.

Il teatro non è solo spettacolo, ma formazione, riflessione, crescita. È una palestra di vita, soprattutto per i giovani, e noi calabresi dobbiamo riscoprire il senso di appartenenza e sostenere di più la cultura, ognuno con il proprio contributo.»

Un momento toccante ha segnato la seconda parte della serata: il ricordo di Adriana Lopez, scrittrice catanzarese recentemente scomparsa, molto legata al mondo del teatro.

A ricordarla con parole commosse è stato Franco Cimino, docente, intellettuale e amico del Teatro Comunale: «Con grande commozione, voglio rendere omaggio ad Adriana, un’amica cara e una donna straordinaria. Ha saputo trasformare il dolore in scrittura, con parole semplici ma profonde, vere, nate dal cuore.

Non aveva grandi titoli di studio, ma possedeva una cultura autentica, fatta di vita, di umanità, di calabresità.

Amava il teatro, il Politeama, e ne ha raccontato la storia con amore. Fino all’ultimo ha lottato per restare, e mi diceva che avrebbe scritto un libro di cui aveva già il titolo: Pensavo fosse punto, invece era virgola.

La vita ha messo il punto, ma per noi resta una virgola: Adriana continuerà a vivere nelle sue storie, nella sua voce, nel ricordo di chi l’ha amata».

«Otto anni fa questo teatro è rinato. Oggi è cresciuto, e continua a far crescere. E lo fa, ogni giorno, grazie a chi lo sceglie, lo sostiene, lo vive», ha detto Francesco Passafaro anticipando un inteso momento corale: sono stati simbolicamente premiati “gli amici del Comunale”, prima di tutto gli spettatori fedelissimi.

Ma anche i collaboratori del Teatro: da Gregorio Fera di Kalisfera, Antonio Moniaci di Fotovideando Ingegneri d’Immagine, l’addetta stampa Maria Rita Galati, e il vice direttore di Catanzaroinforma.it, Davide Lamanna.

La serata si è conclusa con l’annuncio ufficiale della nuova stagione teatrale “Domenica d’Incanto” 2025–2026, in collaborazione con il Teatro Incanto.

Un cartellone di qualità, che alternerà classici e testi contemporanei, storie civili e narrativa emozionale, con l’obiettivo di continuare a fare del Teatro Comunale il cuore pulsante della cultura a Catanzaro.

In programma:

Natale in casa Cupiello, grande classico di Eduardo De Filippo nella reinterpretazione del Teatro Incanto ;

Il bimbo parlante e Giovanni e Paolo – Gli antieroi, spettacoli originali della compagnia Incanto dedicati al mondo dell’infanzia e alla memoria delle vittime di mafia;

Il berretto a sonagli, da Luigi Pirandello ancora con il Teatro Incanto;

Solità, intenso monologo di e con Matteo Belli
Puzzle, produzione della compagnia Creati Vita, che indaga la complessità delle relazioni umane;

La Cattedrale, della Compagnia Teatrale Costellazione, tra spiritualità e identità;

Le vacanze dei signori Lagonia, firmato Teatro di Lina e Francesco Colella, un nuovo racconto teatrale dal sapore ironico e malinconico.

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