Riceviamo e pubblichiamo
Riscuote sempre più interesse a livello nazionale, e non solo, il lavoro dell’Avvocato Paolo Piccinini “Sette Sataniche e Settarismo Pseudoreligioso: Alterazione mentale nell’era moderna del web”. Un libro, da molti indicato di prestigio, tanto da essere segnalato dal poeta Serafino Schipani alla Presidenza del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, e al Comitato d’onore del Premio Mar Jonio presieduto da Luigi Stanizzi. Peraltro, l’opera è stata presentata a Firenze, nella prestigiosa cornice dell’MH Florence Hotel, nel corso del terzo congresso nazionale di Criminologia Clinica, dove gli esperti di settore, avvocati, criminologi, psicologi, psichiatri, magistrati si sono confrontati anche con la problematica del settarismo pseudoreligioso.
Il fenomeno settario – osserva l’autore – è un fenomeno complesso, che ha per molti aspetti interessato una vasta gamma di intenditori: da scrittori, criminologi, dai più celebri filosofi ai più rinomati sociologi e appassionati di psicologia forense, alla magistratura che si trova ancora oggi sprovvista da un punto di vista legislativo a penalizzare efficacemente i reati che ruotano attorno al fenomeno. È un problema sicuramente sociale, in quanto i fattori che stimolano la nascita di una setta sono senza ombra di dubbio anche da ricercare nei conflitti che costellano la società odierna e, dunque, i singoli individui. Cambiamenti nella posizione economica di un particolare gruppo, alterazione dei normali rapporti sociali che si sono via via succeduti a seguito di una rapida industrializzazione e conseguente urbanizzazione, l’incapacità di rispondere alle esigenze di alcuni gruppi, particolari per età, sesso, status, sono tutti possibili stimoli e sono tutti bisogni a cui una setta risponde, fornendo varie soluzioni all’insicurezza e all’ansia delle persone.
La paura del futuro – precisa l’Avvocato Paolo Piccinini – è parecchio diffusa, la sensazione di inguaribilità della società è sempre più in crescita, il timore della tragedia incombente si snoda in un sentimento dilagante, sono tutti comuni <<states of mind>> che inducono sempre più spesso alla ricerca di soluzioni alternative e che spesso inducono ad aderire alle “strane filosofie” di una setta o meglio a cadere in trappola mortale. Inoltre, la tendenza a vivere come catastrofico determinati momenti della propria vita, tali da minacciare la stessa integrità della singola persona, fa sì che gli individui si aggrappino sempre di più alla religione (o meglio alla falsa religione), spesso “non ufficiale” e dunque non per nulla identificabile a quello che si potrebbe nominare come un sentimento religioso autentico, collante tra l’altro, dello sviluppo di una <<personalità armoniosa>>.
Il presente lavoro nasce dalla profonda volontà di offrire un buon prodotto culturale, che adempie al desiderio di analizzare <<il fenomeno del satanismo>> in tutte le sue peculiarità con particolare riferimento a quello pseudo religioso, ponendo l’accento in particolare ai macabri processi di alterazione mentale, che le sette esercitano indebitamente attraverso il web per “accalappiare” nuovi malcapitati e di come questa problematicità abbia trovato una larga espansione, soprattutto durante il periodo della Pandemia. Il Covid 19, infatti, ha creato il terreno fertile per l’adescamento di futuri adepti, caduti nella “rete”, grazie al mezzo di diffusione più capillare e potente che esista oggi giorno, e di cui noi tutti facciamo un largo uso ossia internet. In particolare, si è cercato di apportare nel primo capitolo una esaustiva definizione di satanismo e di tracciare il suo percorso storico in una sorta di <<mappa evolutiva>>, evidenziando l’apporto dei principali sostenitori che hanno dato origine e sviluppo nel corso degli anni al fenomeno.
Si è inoltre cercato di analizzare l’origine del Satanismo Moderno, le differenti correnti identificabili in Età moderna e Contemporanea, il Satanismo in Italia, quale fenomeno a sfondo criminoso, riportando altresì i casi più agghiaccianti di cronaca nera, quali l’omicidio di Suor Maria Laura Mainetti e le Bestie di Satana, che hanno sicuramente tracciato in modo significativo il panorama italiano, in quanto hanno messo in evidenza il fenomeno delle sette sataniche quali “trappole mortali” (oltre che organizzazioni criminali) delle quali è impossibile uscirne, se non a costo della vita.
Nel secondo capitolo invece, si è cercato di approfondire il tema del <<settarismo pseudo religioso>>, che ha fatto sì che emergessero soprattutto negli ultimi anni, le cosiddette << lobbie pseudo religiose>> , basate su ampio proselitismo, e che fanno leva sulle “debolezze mentali” del singolo individuo, rappresentando così un importante canale di “condizionamento psicologico”, tra l’altro basato su organizzazioni che seguono <<una dottrina religiosa o falsamente religiosa >>. L’aspetto criminoso in questo secondo capitolo è sicuramente stato l’elemento cruciale, che si è voluto mettere in evidenza in questo lavoro di analisi e di ricerca, e che può pertanto giustificare, l’avanzare di proposte legislative parecchio significative nel panorama italiano per contrastare il fenomeno.
Nel terzo capitolo invece, si è voluto richiamare l’attenzione sulla manipolazione mentale esercitata dalle sette sugli adepti, quindi si è passati ad esaminare il Brainwashing, ossia il lavaggio del cervello, e le tecniche più sofisticate di manipolazione e controllo sugli adepti. Infine, nell’ultimo e quarto capitolo si è messo in luce il fenomeno dell’incremento esponenziale delle sette sataniche, grazie alla maggiore fruizione degli utenti sul web, caduti in trappola specialmente durante il periodo della Pandemia.
Si è cercato dunque di esaminare la funzione del web, quale strumento ideale per l’adescamento di nuovi malcapitati, dato che il dilagarsi della Pandemia e l’acuirsi della crisi economica hanno sicuramente creato un disagio sociale non indifferente.
La facilitazione, inoltre, delle reti digitali e del computer hanno rappresentato per altro lo strumento più idoneo per la creazione di vere e proprie organizzazioni settarie di natura chiaramente illegale, ecco perché si è parlato tra l’altro di “cybercrimes”. In ultima istanza, si è cercato di approfondire meglio l’assunto di come prevenire il fenomeno settario sul web, ossia di determinare quali siano le risposte che la società può dare per prevenirlo, attraverso l’informazione delle scuole, attraverso i mass-media, le associazioni.
Dal seguente lavoro di ricerca e di analisi, sicuramente emerge in primis che il satanismo è stato certamente un fenomeno che ha conosciuto un’ evoluzione storica parecchio ampia. Già nel Seicento si può marcare la nascita del satanismo, precisamente nel 1611 con il caso della possessione delle Orsoline di Aix-en Provence, ma sarà solo presso la corte di Luigi XIV che con il caso storico di Catherine La Voisin, si è potuto realmente parlare del primo vero e proprio processo contemporaneo per satanismo. È proprio dunque la figura del facoltoso inglese, Aleister Crowly (1875-1947) ossia colui che amava definirsi “La Grande Bestia 666”, ad essere riconosciuta come il <<padre del satanismo moderno>>. Quest’ultimo tra l’altro, fiorisce esattamente in California durante gli anni Settanta ad opera di Anton La Vey che fondò a San Francisco la Chiesa di Satana, diffondendo pertanto questo culto prima negli Stati Uniti e poi in Europa.
Inoltre siamo giunti a conclusione che, sia in Età moderna che in Età Contemporanea, il satanismo ha assunto diversi correnti o ramificazioni, assicurandosi un certo numero di cultori fino ad arrivare oggigiorno a una crescita esponenziale: si pensi solo che in Italia risultano censite 500 sette “ufficiali” ma che esistono altre numerose organizzazioni sommerse e segrete, nella società odierna, infatti, si è registrato che i contesti di maturazione del fenomeno sono nettamente aumentati rispetto a un tempo, soprattutto con l’avvento di Internet. Inoltre, il fenomeno ha visto un continuo crescere (con caratteristiche sempre più tipiche di organizzazione criminale), con il dilagarsi della crisi economica e della situazione pandemica, che ne costituiscono sicuramente i due principali fattori trainanti.
Altro risultato non meno importante ottenuto alla luce del lavoro, è sicuramente che le sette hanno trovato ormai, un’espansione al dir poco incontrollata, esercitando tra le più sofisticate tecniche di manipolazione e controllo mentale per adescare nuovi adepti (spesso anche in maniera parecchio sottile, velata). Abbiamo analizzato come il guru esercita sui suoi adepti, la più macabra delle condotte di “lavaggio del cervello” e controllo della mente con tecniche di manipolazione tra le più raffinate.
Un’ altra importante conclusione a cui siamo giunti da questo intenso e stimolante lavoro, è certamente che siamo riusciti a identificare un profiling psicologico sia della vittima adescata che del guru, quest’ultimo di solito un tipico narcisista patologico e perverso, che finisce per fare dei propri affiliati ciò che ne vuole, esercitando dunque una significativa <<alterazione mentale >> sul singolo (fatta di rituali, di limitazioni, di strani culti e di schemi autoindotti), riducendolo alla fin fine a <<una marionetta >> programmata per eseguire il suo volere.
Chi è dunque il malcapitato che aderisce a una setta? In breve, una persona identificabile a uno stato di forte fragilità emotiva e psichica (anche momentanea) che finisce per essere “soggiogata” da un pressante proselitismo esercitato da un guru o capogruppo, che si fa promotore di una religione o meglio “falsa religione” in grado di dare delle risposte “autentiche” (si fa per dire) ai grandi dogmi dell’esistenza umana o che addirittura porta avanti vigorosamente strane filosofie di vita, che conducono a chi aderisce al totale lastrico finanziario, a limitazioni di vita estreme, ad abusi (anche sessuali), all’isolamento e alle volte a vessazioni, sevizie di ogni genere.
I fatti di cronaca infatti riportati hanno proprio avuto questo scopo, ossia di mettere in luce quanto detto, ma anche di esaminare più da vicino come funziona una setta, quali sono le sue “strane pratiche” e i meccanismi intrinseci che correlano la relazione vittima – adepto e carnefice – guru, quale è infine, la tragica fine di chi vuole tentare di uscire da questo stato di assoggettamento, nonché di alienazione del proprio “io”.
In Italia, è stato ormai lanciato l’allarme da diverso tempo riguardo al fenomeno settario, ed è ormai dunque chiaro a tutti gli studiosi e non, della sua natura criminale, delle trappole mortali messe in atto da queste organizzazioni pseudo-religiose e non.
Un altro importante risultato a cui siamo giunti, è che la legislazione italiana in materia di reati penalmente punibili in materia, presenta dei “gaps” normativi, tuttora esistenti, tali da non riuscire a legittimare in modo significativo le diverse <<fattispecie>>, e dunque si trova ancora “debole” a dimostrare in sede di giudizio i vari reati riconducibili alle sette e penalmente punibili.
Nonostante siano state avanzate diverse proposte legislative per contrastare il fenomeno in Italia, rappresentando un passo importante di centroattacco, esse risultano però ancora oggi, del tutto insufficienti per debellare significativamente il settarismo in Italia. L’aspetto criminologico delle organizzazioni settarie è stato, dunque, un aspetto saliente che si è voluto marcare, adducendo anche ai “cybercrimes” grazie alla funzione del web che ha sostanziato l’incremento del fenomeno in maniera esponenziale, specialmente negli ultimi anni.
In conclusione, questo lavoro vuole essere da un lato un mezzo attraverso il quale approfondire il tema delle sette (specialmente quelle di natura pseudo-religiosa), dall’altro canto invece, vuole sottolineare i possibili mezzi per prevenire il fenomeno, alla luce del disagio sociale creato dalla Pandemia e dalla crisi economica, sperando dopo tutto, che questo lavoro di attenta analisi e ricerca possa essere da spunto perché no, per i criminologi o per gli esperti in materia per attuare più significativi piani di azione facilmente attuabili.
Ecco un Breve Curriculum Vitae (Scheda) di Paolo Piccinini:
L’Avvocato Paolo Piccinini, è nato a Catanzaro nel 1977, Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro con un Tesi in Diritto Ecclesiastico su: “Il fattore religioso nell’ambito lavoristico”, e dove attualmente svolge la professione forense con particolare riferimento anche ai reati informatici pubblicando, in qualità di co-autore, con la Casa editrice Primiceri nel 2017, Il diritto del Web – rete, intelligence e nuove tecnologie – Manuale giuridico ed operativo di Intenet e, contemporaneamente continuando ad occuparsi, di tali tematiche attraverso numerosi convegni di formazione in ambito forense e progetti educativi nelle scuole, tra i quali nel 2019 uno finanziato dal Co.Re.Com. Calabria dal titolo: “ Far Web oggi: conoscere per intervenire (Dal bullismo al cyberbullismo, alla problematica della ludopatia)”.
Il 18 novembre 2022 consegue il Master di 2 Livello in Criminologia Clinica con 110/110 e Lode discutendo una Tesi su: “Sette sataniche, settarismo pseudoreligioso e l’alterazione mentale nell’era moderna di internet”, presso l’Università degli Studi “N. Cusano” di Roma, successivamente pubblicata – il 9 aprile 2024 – dalla Casa Editrice Diritto Più e presentato al terzo Congresso nazionale di Criminologia Clinica a Firenze il successivo 27 aprile 2024.
L’Avv. Paolo Piccinini da sempre impegnato nel volontariato sociale in AVIS, è stato socio fondatore dell’Associazione Astarte Onlus di Catanzaro e dell’Associazione Fa.Mi Famiglia e Minori di Cosenza.
Da Maggio 2015 al Maggio 2016 Consigliere del Direttivo AIGA – Giovani vvocati – Sezione di Catanzaro. Dal 14 Marzo 2016 ad oggi è Segretario dell’Associazione Forense “Diritto di Difesa” di Catanzaro, dove si occupa principalmente sia della formazione forense ma anche della diffusione della cultura in ogni settore per il tramite dei caffè giuridici – letterari.
Dal 5.12.2017 al 22.07.2019 è stato Consigliere Tesoriere del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, dove si è sempre contraddistinto per l’impegno della formazione e per i progetti di legalità.
Dal 6 Giugno 2021 è Consigliere Regionale A.V.I.S. Calabria per il quadriennio 2021/2024.
Dal 16 Febbraio 2020 al 19 Febbraio 2024 è stato Consigliere di Azione Cattolica per l’Arcidiocesi di Catanzaro – Squillace.
Dal 14 Marzo 2021 al 17.3.2024 Consigliere Regionale di Azione Cattolica in rappresentanza dell’Arcidiocesi di Catanzaro – Squillace per la Regione Ecclesiastica Calabra.
Dal 4 Luglio 2024 è Consigliere Distrettuale dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro.
Attualmente frequenta l’Istituto Teologico Calabro San Pio X di Catanzaro.