Catanzaro-PalermoCatanzaro-Palermo

Dopo tanti giorni inaspettatamente senza calcio a Catanzaro, proprio quando invece si sarebbero dovuti moltiplicare gli incontri (anche infrasettimanali) per via delle… ripetute feste del periodo, si è tornati in campo con la gara tra Aquile giallorosse e rosanero. Una sfida, quella odierna al Nicola Ceravolo, con tre punti molto pesanti in palio nell’ottica della formazione della griglia dei sempre più imminenti playoff. Ma iniziamo adesso con la… proiezione del nostro solito film della partita tra calabresi e siciliani, iniziando come ovvio dal primo tempo.

Primo tempo:

Il Palermo, in avvio di match, è molto pimpante. Si nota subito. Ma quando al 9’ il mobilissimo Brunori crossa al centro dell’area di rigore nessuno potrebbe pensare che Bonini si trasformi nel vecchio, “leggendario”, Comunardo Niccolai e si faccia un’autorete degna di Mai Dire Gol. Inizio shock, allora, per la Caserta-band. E 1-0 ospite cosa fatta. Al 24’ altro intervento in difesa un po’ così per il Catanzaro, stavolta con Brighenti, che favorisce il solito Brunori. Il quale impegna severamente Pigliacelli. Ma l’appuntamento con il raddoppio palermitano è rinviato di poco. Circa 3’. Perché al 27’ indovinate chi, esatto: Brunori, approfitta di un Catanzaro sbilanciatissimo in avanti e offre al compagno Segre il più… delizioso dei palloni per un 2-0 (0-2) facile-facile. Una mazzatta su Pompetti e soci. Che si (ri)vedono “vivi” solo al 36’ sull’asse Brighenti-Iemmello con quest’ultimo bravo a minacciare il portiere dei rosanero Audero. Ma la sostanza non muta. E, alla… svelta, finisce il primo parziale.

Secondo tempo:

Chi si aspetta un Catanzaro schiumante di rabbia, a inizio ripresa, come una tigre ferita che va all’assalto della porta palermitana dopo essere stata ferita e dominata nei primi 45’ di gara resta deluso. E molto, anche. Perché il gioco dei giallorossi è semmai all’insegna del… Lexotan. Anzi, al 12’, Scognamillo sfiora una seconda clamorosa autorete. Ma è proprio da qui che, clamorosamente, arriva la scossa. E circa 30 secondi dopo nasce il 2-1 (meglio, l’1-2) del subentrante, dalla panchina, Biasci. E poco più tardi, ecco Pontisso che chiama a un’impegnativa parata Audero. Si sveglia il Catanzaro, dunque. E lo fa pure il pubblico. Che fino a quel momento è un po’ con le pile scariche, considerato quanto sta succedendo in campo. Ma come si accende l’interruttore, si (ri)spegne. E al 21’ Pohjanpalo fa 3-1. Ma si alza subito la bandierina dell’assistente n.2, dell’arbitro Feliciani di Teramo, Ricciardi di Ancona. Fuorigioco e gol cancellato: il Var conferma. E la partita si addormenta di nuovo, fin quando Pontisso (al 39’) si divora un’occasione clamorosa per il punto del pari. Ma al 48’ Le Douaron fa 3-1 ed è una pessima notizia, perché adesso i rosanero hanno pure il vantaggio con le Aquile negli scontri diretti. Un dato non da poco con i giallorossi in gran sofferenza di questo finale.

Conclusioni:

Catanzaro per larghi tratti in bambola e dominato dal Palermo. Reagisce a scatti, e di nervi, ma tanto basta per sfiorare il pari. Che però sarebbe stato oggettivamente troppa… grazia per una Caserta-band che forse, da qualche tempo, si sta risparmiando per fare i “fuochi d’artificio” nei playoff.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *