Roberto Occhiuto

Articolo tratto da Ansa

È il primo video che faccio in pigiama, sono sicuro che sarà l’ultimo”.

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto è apparso, piuttosto provato nella voce, nel pomeriggio di oggi, in un video diffuso sui social e girato nella struttura dove sta facendo riabilitazione dopo l’intervento di cardiochirurgia a cui è stato sottoposto nei giorni scorsi a Catanzaro.

“Mi hanno dato il telefono per qualche ora al giorno – ha aggiunto – e ho letto migliaia e migliaia di messaggi.

Non ce la faccio a rispondere a tutti – per cui ho pensato di farlo così: grazie, grazie per l’amicizia e l’affetto dimostrato. Sto meglio e sto facendo la riabilitazione. Sono un pò arrabbiato perché pensavo di cominciare a lavorare più intensamente; invece riesco a fare giusto qualche telefonata agli assessori, a dare qualche disposizione, a fare qualche call, ma mi stanco molto nel parlare. Sto facendo esercizi di riabilitazione proprio per superare questa stanchezza”.

“Sono stati momenti complicati – ha detto ancora il gobvernatore calabrese visibilmente emozionato – perché in terapia intensiva un paio di volte pensavo di morire: ho avuto delle crisi febbrili, non si capisce se dovute a un batterio o alla reazione di un farmaco e credo di essere stato salvato da giovani medici straordinari che lavorano nella terapia intensiva dell’ospedale ‘Dulbecco. Un ringraziamento all’èquipe che mi ha operato, quella del professor Mastroroberto, a Daniele Maselli che è un medico straordinario.

Ma un ringraziamento vorrei rivolgerlo soprattutto agli infermieri e agli Oss che si sono presi cura di me in questi giorni. A volte si pensa che la sanità sia fatta prevalentemente o soltanto da medici.

No, la sanità ha personale come infermieri e oss capaci di prendersi cura con amore e con passione delle persone che hanno davanti e io ne ho incontrati tanti in questi giorni e voglio ringraziarli”.

“Ho letto anche commenti di odiatori – ha raccontato ancora Occhiuto – perfino di persone che, addirittura, sembrava si augurassero la mia morte, che erano felici per le mie condizioni di difficoltà di salute, che hanno lanciato anche tante fake news a cui l’azienda ospedaliera ‘Dulbecco’ ha risposto per le rime. Ma non mi curo degli odiatori, non mi curo delle persone cattive.

Anzi sono felice di essere stato circondato da tanta bontà, da tanta amicizia, da tanto affetto rispetto alla cattiveria di pochi. Ancora una volta rispetto alla cattiveria di pochi, ha vinto il bene”.

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