Post Facebook di Francesco Di Lieto
Noi, probabilmente, sappiamo chi è il destinatario della stilettata social (poesia pura) di un uomo di grande valore (un comunista serio e inflessibile, come nostro nonno) come Francesco Di Lieto.
Non siamo (mai) stati di sinistra, ma di fronte alla rettitudine e alla coerenza del valoroso Di Lieto (e di altri come lui) ci togliamo il cappello e quasi… vacilliamo!
La sua caustica critica al… compagno opportunista-mazzicognista, sempre a caccia di assai remunerative poltrone con la barzelletta di un finto Kommunismo più che altro per ora Comun(e)ismo, ribadiamo: è “poesia” pura.
Di seguito il testo del post al vetriolo di Di Lieto
“È davvero triste vedere come la coerenza sia diventata qualcosa di così fragile da poter essere cambiata in un attimo.
Ieri eri il guerriero di barricata, il nemico giurato del sistema, e oggi ti ritrovi a servire il padrone che dicevi di voler rovesciare, come un burattino senza fili.
Non vedo l’ora che questo deprimente mercato delle vacche – con il massimo rispetto per le vacche – abbia termine, così che questi professionisti dell’amicizia, questi mercenari dell’opportunismo, possano finalmente ritirarsi nel loro confortevole letargo.
Lontani dal palcoscenico di menzogne e tradimenti.
P.S. Lo ammetto, ti invidio un po’: dev’essere un talento raro ricordarsi ogni volta da che parte stai.
Un vero saltimbanco della politica, che va dove lo porta il cu…ore. Chapeau!”