Riceviamo e pubblichiamo
Per lavori di realizzazione della Metropolitana da parte della Regione Calabria, l’erogazione dell’acqua per via Trapani e Viale Crotone sarà sospesa domani, giovedì 23 gennaio, dalle ore 8:30. Lo rende noto l’ufficio Acquedotti di Palazzo de Nobili, precisando che il servizio sarà ripristinato a fine intervento presumibilmente intorno alle ore 13:00.
L’Ufficio Acquedotti di Palazzo de Nobili ha ricevuto comunicazione da parte di Sorical che domani 23 gennaio dalle ore 8.00, per effettuare un intervento di manutenzione su un tratto di rete di adduzione, sarà sospesa l’erogazione idrica dall’impianto pozzo Alli fino alle 15.00.
Per limitare i disagi alla popolazione sono state dunque predisposte dall’Ufficio tecnico comunale manovre per i riempimenti dei serbatoi. L’interruzione riguarderà le zone poste sulla diretta comprendendo viale Crotone e sue traverse, via Milazzo, via Locri, via Eraclea. Saranno forniti aggiornamenti nel corso della mattinata.
Complimenti a Nick
“Tra le oltre cento pagine di slide illustrate dal sindaco Nicola Fiorita nella conferenza stampa di metà mandato, emerge anche un particolare impegno nella programmazione che ha portato alla città 56 milioni di euro – che diventeranno 70 con la prossima Agenda Urbana – da spendere in opere pubbliche ed attività di grande respiro sociale in grado di segnare il prossimo futuro di Catanzaro. E’ una risposta che, indirettamente, arriva anche all’opposizione che continua ad alimentare il racconto distorto di un’amministrazione che lavora solo sui finanziamenti ereditati.
Invece la verità è un’altra e dice che, proprio grazie all’impegno del sindaco Fiorita e della sua squadra, è stato possibile intercettare per Catanzaro una fetta consistente di fondi legati al programma Metroplus per 7milioni e mezzo. In attesa che il Governo nazionale dia il via libera, il Comune Capoluogo ha già ben chiara la sua proposta di interventi che verteranno sulla cultura e sulla creatività artistica giovanile in logica di inclusione sociale e di valorizzazione delle identità del territorio.
Con un occhio di riguardo alle periferie, per superare lo stato di marginalità e di isolamento che, per troppi anni, ha penalizzato interi quartieri a cui questa amministrazione oggi guarda con un’attenzione diversa.
Inoltre, proprio nell’ottica di valorizzare il “policentrismo” della città, la nuova Agenda urbana, a cui il sindaco Fiorita ha fatto cenno nella conferenza stampa, tradurrà l’impegno per i quartieri in azioni concrete di recupero e rilancio per Gagliano, Santa Maria, centro storico e Lido. Ancora, altro capitolo finora rimasto irrisolto, che incide in maniera decisiva sulle spese del Comune, è quello correlato ai fitti passivi sostenuti per gli uffici comunali dislocati in vari edifici.
Si è già fatto tanto per trasformare questi ingenti costi in risparmi da poter reinvestire altrove, come nel caso del palazzo Scaccomatto di cui è stato deliberato l’acquisto.
Strategia che proseguirà con la riapertura dell’ex istituto Rossi – rimasto nel dimenticatoio da decenni – in cui potranno essere trasferiti ulteriori uffici. Esempi concreti di un’amministrazione che non pensa solo al presente, ma guarda al futuro per costruire una città migliore di quella ereditata”.
Futuro prospero per Fiorita
“C’è un’altra pagina di buona amministrazione che segna il percorso di cambiamento a cui il sindaco Nicola Fiorita ha fatto riferimento, con grande incisività, nella sua conferenza stampa di metà mandato. L’intervento condiviso di valorizzazione e utilizzo del Complesso monumentale del San Giovanni con l’autorevole contributo di Fondazione Con il Sud che ha intravisto su Catanzaro e sul suo centro storico un potenziale laboratorio dove poter dare vita ad un nuovo modello virtuoso di governance.
Il valore della partecipazione si declina, in questo caso, in un’azione di partenariato che metterà insieme – con il supporto tecnico ed economico della fondazione che opera a livello nazionale – il Comune, l’Università e il Terzo Settore.
Un impegno condiviso che, fin dall’inizio, si caratterizza per l’orizzonte pluriennale sancito nell’accordo e che supera la visione di un passato in cui, spesso, si preferiva adottare soluzioni a breve termine e poco attrattive, scoraggiando così la possibilità di operare investimenti produttivi sulla città. Ora si apre un nuovo percorso che si auspica possa contribuire al rilancio di un contenitore di grande rilievo, come il Complesso San Giovanni, destinato a diventare luogo di una co-progettazione innovativa e che guarda al futuro.
Un’iniezione di fiducia che riguarda tutto il centro storico: cito l’esempio della rinnovata Galleria Mancuso, della riapertura di Palazzo Fazzari, degli interventi di rigenerazione nell’area Nicholas Green e dell’ex scuola Mazzini, dell’ubicazione del Centro per l’impiego all’edificio ex Questura, del restyling di Villa Margherita, dell’Istituto Rossi che tornerà fruibile dopo decenni.
L’alleanza tra pubblico e privato, che vede l’amministrazione assumere un ruolo di stimolo per iniziative non più calate dall’alto, può rappresentare per Catanzaro la strada da intraprendere per generare possibili occasioni di indotto sociale, economico, culturale e turistico.
Lo ha detto il sindaco Fiorita: per cogliere a pieno i frutti di questo lavoro serve compiere un cambio di mentalità e di visione. Come tutte le cose difficili, ci vorrà del tempo, ma ogni tassello sta trovando il suo posto all’interno di un programma politico che vuole rilanciare il ruolo del Capoluogo e spingersi in alto”.
Taxi sociale
La città di Catanzaro avrà il suo “Taxi sociale”, il servizio di accompagnamento delle persone con disabilità e anziani non autosufficienti presso centri di cura, riabilitazione, centri di aggregazione sociale e ludico ricreativi.
“Si tratta di un’iniziativa di notevole importanza – commenta l’assessore al ramo, Nunzio Belcaro – che testimonia l’impegno dell’Amministrazione comunale verso le fasce più deboli vulnerabili della popolazione.
Il taxi sociale rappresenta un sostegno concreto per anziani, disabili e persone con difficoltà motorie o economiche, perché offre loro la possibilità di spostarsi in modo agevole e dignitoso per accedere a servizi essenziali come visite mediche, terapie, commissioni o semplicemente per mantenere la propria autonomia e socialità.
Questo servizio – aggiunge Belcaro – non solo migliora la qualità della vita dei cittadini che ne usufruiranno, ma contribuisce anche a costruire una comunità più inclusiva e solidale. È un segno tangibile di attenzione verso chi ha più bisogno ed è un passo avanti verso una città sempre più accessibile a tutti. Accessibilità e inclusività sono stati da sempre due obiettivi cardine del nostro agire politico e do quindi volentieri atto alla mia predecessora, Giusy Pino, di avere dato a suo tempo l’indirizzo necessario affinché il capoluogo potesse godere del Taxi sociale.
Così come voglio dare atto al consigliere Rosario Lostumbo per tutto il lavoro svolto per dar seguito a quello stesso indirizzo”.
Era stato il sindaco Fiorita ad annunciare la prossima istituzione del servizio nel corso della sua conferenza stampa di metà mandato, dopo che la giunta aveva approvato la delibera che destina le risorse necessarie, a valere sulle somme del 5×1000 dell’Irpef a sostegno delle attività sociali del Comune.
Sarà ora il settore comunale competente a predisporre l’avviso pubblico attraverso il quale selezionare l’ente del Terzo Settore, in possesso di requisiti e mezzi, cui affidare la gestione concreta del Taxi sociale.
Degrado zona Sud
“I servizi televisivi nazionali, periodicamente, dipingono un quadro sociale preoccupante su viale Isonzo, riproponendo l’urgenza di fare quadrato, le istituzioni e le forze dell’ordine tutte, per trovare soluzioni condivise a problematiche.
Che hanno origine lontana e non possono essere risolte lasciando il territorio al suo destino.
E’ chiaro a tutti che ci sono agglomerati urbani, divenuti nel tempo una sorta di terra di nessuno, in cui i tanti cittadini onesti e perbene sono costretti a convivere in un contesto critico.
Sono le zone in cui le diseguaglianze sociali alimentano sacche di povertà, all’interno delle quali c’è il rischio che venga reperita giovane manovalanza per attività delinquenziali.
Un circuito negativo che, visto dai media, rischia di deturpare l’immagine e la reputazione di tutta la città di Catanzaro.
Se da una parte è lecito il racconto giornalistico di periferie che, e’ innegabile, esistono ad ogni latitudine, dall’altra bisogna riconoscere che le responsabilità vanno necessariamente condivise a tutti i livelli, se si vuole guardare in faccia la realtà e migliorare la situazione.
L’amministrazione comunale, con gli strumenti istituzionali disponibili, lo sta facendo, lavorando sui fronti dove può avere agibilità. E’ il caso, per esempio, di progetti e investimenti volti a promuovere l’inclusione sociale e la rigenerazione urbana – con i fondi già stanziati tramite il programma Metroplus – ad aggredire la dispersione scolastica e la povertà educativa, a creare spazi di aggregazione e servizi di prossimità.
Questo perché crediamo che sia una priorità accompagnare l’educazione e la crescita delle nuove generazioni e delle famiglie, altrimenti condannate a non poter avere alternative. All’attività di prevenzione e alla formazione deve affiancarsi un’incisiva opera di controllo sul territorio da parte delle forze di polizia.
Che stanno svolgendo un lavoro encomiabile nella nostra città, ma necessitano di strumenti e risorse adeguati con cui lavorare nelle zone più a rischio, pena la loro incolumità. Senza dimenticare il bisogno di disporre di risorse economiche aggiuntive per garantire una manutenzione ed una pulizia continuativa in queste aree sensibili, considerate le risapute ristrettezze del bilancio comunale.
Far sentire la presenza dello Stato è fondamentale nei quartieri dove è indispensabile non solo tutelare la sicurezza pubblica, ma anche difendere i presidi di legalità e di civiltà, come scuole e centri di incontro e ascolto, contro ogni intimidazione.
Auspico che, nei prossimi comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza presieduti dal Prefetto, si torni a parlare dell’argomento viale Isonzo con tutti gli interlocutori in grado di giocare un ruolo decisionale a livello regionale e nazionale.
Servono progetti mirati e risorse economiche.
Noi ci siamo e non ci tiriamo indietro, Catanzaro è degna di una narrazione diversa, che dia merito all’esempio di tanti cittadini onesti che si impegnano, ogni giorno, per il bene della comunità”.