“Ogni anno il 2 novembre c’è l’usanza…”. Ah no, scusate, questa è la celeberrima ‘A Livella del mitico Totò. E poi siamo in febbraio. Ricominciamo, allora: ogni anno in pieno inverno c’è l’annuncio (finora farsa) del patron dell’Mgff (per noi è l’Innominato di manzoniana memoria o il Nessuno omerico) di spostare altrove il suo appena citato… caravanserraglio. Che sentenzia puntuale: “Basta, vado via da Catanzaro!”. Una frase perentoria, che il diretto interessato pronuncia caustico come fosse una minaccia ma per noi e migliaia di catanzaresi dal suono melodioso, finora senza esito alcuno. E parliamo, in termini di tempistica, dal 2023 a oggi (leggi qui:
https://irriverenteblogdanilocolacino.wordpress.com/2023/05/08/comune-catanzaro-era-parso-fiorita-volesse-farlo-traslocare-ma-ora-invece-magnifica-lmgff-porta-altro-premio-oscar-in-citta-per-i-suoi-20-anni/). Il patron, però, si ripete. Lo ribadiamo. Soprattutto da quando non c’è più la sua parte politica al potere cittadino.
Il patron, orfano dei vecchi amici al potere, si agita
Il patron orfano di quella fazione rappresentata da Sergio Abramo ma anche e ancor di più dai vecchi capi di Marco Polimeni (i vari Piero Aiello e Baldo Esposito), la quale gli garantiva tutto ciò che voleva. E chiedeva! Come ad esempio di (re)stare al vertice del Mario Foglietti. Teatro cittadino da cui invece il sindaco Nicola Fiorita lo ha gentilmente accompagnato alla porta. Perché gli serviva assai di più mettere al suo posto quale sovrintendente, così ingraziandosela, la consorte dell’influente tycoon e proprietario dell’Us Catanzaro 1929 Antonietta “Tonia” Santacroce. Comunque sia se Nick caccia pure la nota kermesse, cimitero degli elefanti ormai pensionati ad Hollywood, forse ci fa ricredere e ci spinge a… (ri)votarlo esattamente come da noi fatto nel 2022. Ma se ci spingiamo a tanto, vale a dire a promettere genericamente il nostro (ri)voto a Nick, è perché la vocina interiore del cattivo che abbiamo dentro ci suggerisce che questo annuncio potrebbe essere la solita farsa dello scaltro patron. Persino in accordo con Fiorita.
Un annuncio di saluto, l’ennesimo peraltro, che a noi… puzza un po’
L’annuncio in questione somiglia tanto a quei finti suicidi, teatrali e cinematografici appunto, che si inscenano con il protagonista ben aggrappato alla ringhiera mentre urla: “Mi butto!”. E sente: “No, non ti buttare!”, così rincarando la dose: “No, io mi butto…”. Una sceneggiata, insomma, nella fattispecie inscenata sperando che la gente, nel 90% dei casi (abbiamo gli… screen) invece felice per la notizia, si sollevi opponendosi alla consumazione dell’imminente… tragedia! Ma attenzione: nella città dei pifferai magici e incantatori di serpenti, in cui le presunte vittime (i cittadini) sono i primi fan dei loro carnefici (i potenti di turno), tutto può essere. Se così non fosse però, si sarebbe compiuta la nemesi da noi prefigurata con il primo dei nostri acerrimi “nemici” in… fuga. E cosa si fa al “nemico che fugge”? Ponti d’oro! Ma ribadiamo, crediamo poco a una Catanzaro liberata da questa… tassa. Balzello pagato ogni anno in modo salatissimo, anche tramite fondi comunali di… Riserva sottratti quindi a ben altre priorità, con la bugia del ritorno di immagine. Consistente in realtà in qualche servizio tv e articolo di stampa a livello nazionale, dimenticati già il giorno dopo. Tant’è vero che nessuno, al di là del Sansinato, ha mai citato l’Mgff o meglio lo abbia fatto abbinandolo a Catanzaro. Questo per non parlare dello zero alla voce guadagni per gli operatori commerciali del territorio di riferimento prima, durante e dopo, la suddetta kermesse.